Covid: test ‘troppo’ rapidi, due farmacisti denunciati dalla Guardia di Finanza, procedure irregolari, risposta 3-4 minuti invece di 15

Tamponi Covid eseguiti in maniera irregolare, ‘troppo’ rapidi e dunque poco attendibili: lo hanno scoperto i finanzieri della locale Tenenza della Guardia di finanza, anche con osservazioni e riprese fotografiche.

Le indagini erano state avviate perché era stato notato un flusso anomalo di utenti presso la farmacia in questione per tamponi antigenici rapidi: rilevato il tipo e la marca dei tamponi usati nella farmacia per il rilascio del Green pass, i finanzieri hanno constatato che impiegava una media di 3-4 minuti per esame, fornendo anche la risposta; i tempi di esecuzione per un’idonea reazione chimica, spiegano gli investigatori, sarebbero dovuti essere invece di non meno di 15 minuti a quali va aggiunto il tempo del prelievo.
Secondo l’accusa, la farmacia massimizzava il numero di test a potenziale discapito della genuinità dei risultati dei tamponi che, così come realizzati, non erano in grado di certificare la negatività o meno al Covid. Nessun caso positivo tra le decine di tamponi sequestrati.
I due titolari della farmacia, nel comune di Senigallia, un 32enne e un 48enne, sono stati denunciati alla Procura di Ancona per falso ideologico in certificati commesso da esercenti servizio di pubblica necessità, inadempimento di contratti di pubbliche forniture e percezione di contributi a carico dello Stato (nel caso dei tamponi calmierati per ragazzi tra 12-18 anni).
La Gdf ha scoperto che in molti casi venivano inseriti nella piattaforma nazionale in orario antecedente all’esecuzione. Eseguito un sequestro d’urgenza, convalidato dal gip: interdetta alla farmacia la somministrazione dei tamponi e l’accesso alla piattaforma nazionale.

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