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Est Side Story conclude il 20° FestivaLiszt. Al Teatro Mercantini di Ripatransone concerto di Paolo Marzocchi: sarà preceduto dalla conversazione Alle radici della musica di Liszt

GROTTAMMARE – Ultimo appuntamento, questa sera, sabato 3 settembre, per l’edizione n.20 del FestivaLiszt. Al Teatro Mercantini di Ripatransone, con il concerto del pianista Paolo Marzocchi, dal titolo “Est side story”, la musica popolare dell’ Europa dell’est attraverso lo sguardo di compositori classici e contemporanei. Marzocchi è nella sua piena maturità artistica, sotto il profilo dell’esecuzione che della composizione. Fu proprio lui, ad esibirsi nel Teatro Mercantini, venti anni fa, quindi si tratta di un atteso ritorno. Il programma, racchiuso in un progetto più ambizioso “Est Side Story”, frutto di anni di ricerche e rielaborazione, è incentrato sulle musiche tradizionali dell’Est Europa, interpretate e rilette da compositori di epoche diverse, tra cui lo stesso Marzocchi.

Un viaggio avvincente, fino alla radici della musica popolare, che ha nutrito la cosiddetta “musica colta” in un interscambio continuo. Si inizia con le celebri “Sei danze popolari rumene” tra le composizioni più famose ed eseguite di Bartók. Composte nel 1915 sulla base di melodie raccolte nelle campagne della Transilvania, furono orchestrate dall’autore due anni più tardi per
piccola orchestra. Meno note sono le canzoni tradizionali ungheresi per bambini che Bartòk raccoglie nell’album “For Children”, mascherandole da piccoli pezzi per principianti. Quindi le quasi sconosciute “ 5 melodie nazionali ungheresi” di Franz Liszt, dal pianismo minimale e intimista, hanno più di un punto di contatto con le elaborazioni bartokiane. Composte nel 1873, appartengono all’ultimo periodo creativo di Liszt, che, abbandonato il virtuosismo, è alla ricerca delle tradizioni più antiche della sua terra natale. La celeberrima Seconda Rapsodia Ungherese è uno dei brani più famosi della storia della musica. Composta nel 1847 e pubblicata qualche anno più tardi, è diventata immediatamente famosissima per l’immediatezza e la freschezza dei temi, per la semplicità del tessuto armonico e, per contro, per l’estremo virtuosismo.
La fortuna di questa composizione è dovuta anche al suo ripetuto impiego come solonna sonora, in particolare in diversi cortometraggi di animazione, il più celebre sicuramente quello
di Tom & Jerry, “The cat concerto”. La Rapsodia Ungherese n. 2 è anche uno dei pochissimi brani di Liszt a prevedere la possibilità di inserire una cadenza dell’esecutore.
In questo caso verrà presentata con una sua cadenza originale, in cui i temi lisztiani si intrecciano inaspettatamente con il tema gregoriano del “Dies Irae”.
La seconda parte del programma è interamente dedicata all’Albania, la cui musica da diversi anni attrae il virtuoso lisztiano. Le Five Albanian Folksongs sono una raccolta di pezzi composti tra il 2005 e il 2011 su antiche melodie della città di Scutari (Shkodra), nel nord dell’Albania, e che diventano la materia per un’esplorazione delle possibilità poliritmiche ed espressive del pianoforte.
Si tratta prevalentemente di canzoni d’amore, di quelle che si eseguono nelle feste e nei matrimoni. Spicca tra tutte la malinconia struggente della quarta canzone, “Ma come si è
ridotta la gente”, che appartiene alle cosiddette “canzoni dell’esilio”, condizione che il popolo albanese ha sperimentato sulla sua pelle per secoli.
Oltre alle canzoni popolari albanesi, figura anche una canzone d’autore: un’aria da camera del compositore Jakova, in Italia quasi sconosciuto, Marzocchi ha elaborato una pagina notturna e delicata, “Dhurate Zemrë” [regalo di cuore], che gli è stata commissionata per il centenario della nascita del compositore albanese.
Tutte le composizioni di Marzocchi sono contenute nell’album “Piano Works”, uscito sotto forma di “libro aumentato” per l’etichetta Martinville.
Il recital, organizzato dalla Gioventù Musicale d’Italia, con la collaborazione del Comune di Ripatransone, alle ore sarà preceduto, nella panoramica terrazza della Bottega del vino adiacente il teatro Mercantini, dalla conversazione “Alle radici della musica di Liszt”, tra Paolo Marzocchi e la giornalista Tiziana Capocasa.
Al termine è in programma una degustazione a cura delle cantine del territorio, Le Caniette e Tenuta Santori. Inizio concerto è previsto alle ore 21.30.
Ingresso 10 euro, ridotto 8 euro. Info e prenotazioni 380 5921393 www.festivaliszt.com. Biglietti ciaotickets on line e presso rivendite autorizzate Tabaccheria Rocchi e Marchionni.