La festa di maggio del Giro d’Italia è stata rinviata in via del tutto eccezionale e per cause di forza maggiore al mese di ottobre causa il Covid-19, la cui emergenza tiene molto alta l’attenzione non solo nel mondo sportivo.
Dalla primavera all’autunno, a Porto Sant’Elpidio è già febbre da Giro d’Italia, evento pronto a dare un’immagine più che positiva alla città e all’intera regione Marche, oltre a fare da volano a tutto il sistema economico e turistico del territorio, grazie alle riprese televisive della Rai e agli organi di stampa nazionale ed internazionale che seguono le gesta dei corridori.
Il giorno da segnare in agenda è quello di mercoledì 14 ottobre con la partenza dell’undicesima tappa del Giro numero 103 (traguardo a Rimini dopo 182 chilometri), la cui presentazione è avvenuta al ristorante Perla sul Mare.
In tema Corsa Rosa, il giornalista sportivo Rai Giorgio Martino, moderatore della presentazione, ha presentato il proprio libro “Giro! Storie, leggende, personaggi”, edito da Kenness, in cui sono raccontate tutte le imprese, le gioie e le sconfitte dei grandi campioni che sono stati gli artefici della grandezza del Giro d’Italia in 111 anni di vita.
Il mondo del ciclismo non dimenticherà mai Marco Pantani, venuto a mancare in quel tragico 14 febbraio 2004 e al centro del giallo più controverso ed intricato della recente storia sportiva italiana.
La mamma Tonina Pantani, ospite della presentazione, continua ancora ad invocare giustizia per la morte del figlio ed ha puntualizzato: “Ho provato più volte a mettere su una scuola di ciclismo giovanile nel nome di Marco, ce l’ho messa tutta ma a Cesenatico non posso fare più niente e sto pensando seriamente di spostare la granfondo Pantanissima altrove. E poi non mi hanno coinvolto per l’arrivo di tappa del Giro a Cesenatico e neanche una citazione per l’anniversario dei 50 anni di mio figlio”. E Porto Sant’Elpidio potrebbe farsi avanti insieme a tutta l’amministrazione comunale per ricordare con la granfondo il compianto Pantani, il campione più amato e celebrato dagli sportivi di tutto il mondo.
“Crescono l’attesa e l’emozione giorno dopo giorno – ha commentato l’assessore al turismo Emanuela Ferracuti – per questo grande evento della Corsa Rosa, fortemente voluto dalla nostra amministrazione comunale insieme a Vincenzo Santoni della Gio.Ca Communications, motore di tante iniziative e ingranaggio fondamentale di tutto il nostro comitato di tappa. Quando c’è sinergia a livello organizzativo, si ottengono risultati sempre più gratificanti. Si è deciso con tutti i commercianti di abbellire le vetrine delle varie attività a tema del Giro d’Italia, da questo fine settimana fino al 14 ottobre, senza dimenticare l’illuminazione della Torre dell’Orologio nella vicina Piazza Garibaldi con il colore rosa”.
Il neo consigliere della Regione Marche, Andrea Putzu, ha sottolineato il “momento storico difficile che stiamo attraversando con l’emergenza sanitaria a livello nazionale ed il Giro d’Italia può essere l’occasione per far tornare i bambini in strada ad applaudire i campioni di questo sport e a seguire un evento di caratura internazionale con la consapevolezza di essere responsabili e di agire in sicurezza”.
Nelle parole di Fabio Luna (presidente Coni Marche), Lino Secchi (presidente del comitato regionale FCI Marche) e Alberto Mazzini (responsabile del progetto Marche Outdoor) sono state evidenziate l’importanza di un evento di richiamo come il Giro d’Italia nella regione Marche che si conferma un “luogo di culto” del grande ciclismo a livello internazionale.
MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE A PORTO SANT’ELPIDIO
Ritrovo di partenza alle 10,30 a Piazza Garibaldi.
Sfilata e presentazione delle squadre dalle 10,45 alle 12,00.
Partenza ufficiosa alle 12,05 da Lungomare Trieste, ufficiale ore 12.15 dopo il trasferimento di 3300 metri fino al chilometro zero strada statale 16 Adriatica direzione nord.
Open Village presso il parcheggio asfaltato via Mameli.
Parcheggio bus squadre presso Lungomare Faleriense (altezza Area Ex Orfeo Serafini).
L’UNDICESIMA TAPPA IN SINTESI
Frazione di 182 chilometri quasi completamente pianeggiante che percorre quasi interamente la strada statale Adriatica in direzione nord, con una breve deviazione per scalare il Monte San Bartolo salendo da Pesaro dopo aver percorso su strade larghe e sostanzialmente rettilinee i primi 100 chilometri. I successivi 20 chilometri sono sempre praticamente diritti lungo la via Emilia prima di un breve tratto con facili saliscendi che toccano Misano Monte, Coriano e Cerasolo prima del finale che attraverso Santarcangelo di Romagna porta a Rimini.