I giovani volontari dell’Associazione Questione Natura di San Benedetto del Tronto sono stati a Firenze, nella giornata di ieri 29 novembre, per partecipare all’iniziativa del “Goldman Environmental Prize 2013” ROSSANO ERCOLINI (Zero Waste Italy) “Una FOCE COMUNE per un MARE ECOLOGISTA”.
Un racconto ricco di spunti interessanti quello del presidente Roberto Cameli, che denota come l’azione concreta unita all’ideale può far raggiungere obiettivi importanti. Una profonda sete di conoscenza quella dimostrata da questi giovanissimi ragazzi che non smettono di credere nell’importanza dell’educazione ambientale come risorsa personale e collettiva.
“Noi rappresentavamo Marche a Rifiuti Zero e la sua Presidente che è una persona davvero speciale: Sabrina Petrucci- spiega Cameli.
“Siamo rimasti molto colpiti da Rossano, dalla sua enorme quantità di informazioni e conoscenze, dal suo super attivismo, dalla sua umiltà e allo stesso tempo unicità: dal primo minuto che ha cominciato a parlare siamo stati completamente risucchiati da questo signore che quando espone le proprie idee e i propri ideali ha una passione infinita e riesce a fare breccia esattamente dove deve: nel cuore di molte persone normali, come siamo noi tutti.
Il nostro compito, noi che siamo il terzo settore, è quello appunto degli “acceleratori di questa presa di coscienza” che porterà il treno a frenare sempre di più. Il problema è che il mondo ha un urgente bisogno di politiche ambientali attuali da attivare subito per poter beneficiare dei risultati tra 10 o 15 anni. E invece quale risposte diamo adesso a un mondo che è già in fiamme?
”Vogliamo chiudere il resoconto di questo interessantissimo incontro – conclude il presidente di Questione Natura Cameli- (le parole dell’assessore all’ambiente di Milano, Elena Grandi, sono state davvero illuminanti, e l’Eurodeputato Eleonora Evi ha scambiato con noi parole di supporto per la disastrosa discarica approvata ad Ascoli Piceno, in Europa sono tutti sconvolti dall’effetto disastroso che potrà avere sul nostro territorio) con due cose dette da Rossano: mai rifiutare il dialogo, mai rifiutare il confronto”.