Interesse e partecipazione all’ incontro formativo,
rivolto agli operatori di Protezione Civile, promosso dalla Federazione
 Italiana salvamento Acquatico “Formazione sperimentale: sopravvivenza e
 salvataggio in caso di caduta in mare”, tenutosi a San Benedetto presso
 la sede della Federazione e condiviso con il capo di Protezione Civile
 della Regione Marche Dott. David Piccinini e fortemente voluto dal
 Funzionario del volontariato Protezione Civile Dott Mauro Perugini. 
Il progetto formativo è sviluppato in più incontri didattici ( il
prossimo l’8 settembre a Porto S.Giorgio) atti ad unificare le
procedure nell’ ambito del volontariato. Un unico linguaggio dunque per
per tutti i soccorritori che saranno chiamati nelle situazioni emergenziali
L’evento ha visto la presenza di relatori ed ospiti d’eccezione a
testimonianza della qualità dell’evento.
Presenti infatti il Funzionario responsabile del Volontariato Regione
marche dott Mauro Perugini, gli operatori regionali Lucia Budini, Carlo
 Alberto Neri e Maria Carla Pirelli, il maresciallo Paolo Antolini
 infermiere fisiopatologo subacqueo del I° Nucleo operativo sommozzatori
 della Capitaneria di Porto, il maresciallo Danilo Del Carro I° Nucleo
 operativo sommozzatori Capitaneria di Porto, l’’ufficiale Giuseppe Pala
 dell’Accademia Navale Capitaneria di Porto, il presidente nazionale
 della FISA Raffaele Perrotta, i responsabili provinciali di Protezione
 Civile delle associazioni e dei gruppi comunali, Iole Egidi e Andrea
 Sebastiani.
 Il maresciallo Del Carro, ha relazionato sui ruoli istituzionali del
 nucleo operativo dei sommozzatori della Guardia costiera e le finalità
 dei rescue swimmer negli scenari dell’ immigrazione, tema questo di
 grande attualità, mentre il tema trattato dal maresciallo Paolo
 Antolini, è stato quello dei possibili incidenti iperbarici e la loro
 gestione.
 Con il presidente Perrotta si è entrati nel vivo dell’attività con la
 teoria del soccorso a terra e in mare, normative vigenti, i pericoli
 della spiaggia, il progetto Baby Rescue, i nodi….
 Particolarmente apprezzata da l’attività svolta in mare, in zona
 Sentina, con l’ausilio del gommone, con la dimostrazione del salvamento
 in mare di un pericolante con l’esecuzione delle tecniche natatorie e le
 procedure che il caso richiede.
 “La FISA – afferma Raffaele Perrotta- dal giorno della sua nascita,
 porta avanti iniziative di propaganda informativa atte
 all’omogenizzazione di tutte quelle che sono i protocolli riguardanti
 procedure e tecniche per la salvaguardia di tutti coloro che si trovano
 in situazioni di emergenza.
 Un unico linguaggio per abbattere ciò che ora rappresenta un limite. La
 mission della FISA viene portata avanti con grandi capacità
 professionali non solo dai maestri ed istruttori ormai veterani
 nell’ambito dell’insegnamento ma soprattutto dai soccorritori acquatici
 brevettati che con il loro continuo operare divulgano quelle
 informazioni che stanno diventando la base per una crescita collettiva.