In riferimento all’iniziativa avviata dalla Regione Marche per estendere i canali vaccinali nella fase successiva di vaccinazione di massa della popolazione, con il coinvolgimento su base volontaria di imprese, categorie economiche e sociali e ordini professionali, si precisa che i vaccini sono e resteranno gratuiti per tutti i cittadini e saranno rispettate le linee guida del Ministero della Salute e le categorie prioritarie per le vaccinazioni secondo il piano vaccinale nazionale.
Lo schema di protocollo che la Regione Marche ha proposto alle categorie, rilevata la disponibilità delle stesse a rendersi parte integrante della campagna vaccinale, definisce formalmente il principio di gratuità della vaccinazione per i cittadini e di volontarietà nell’adesione all’iniziativa. Il protocollo prevede l’adesione volontaria alla rete regionale di vaccinazione con l’obiettivo di estendere i canali vaccinali nella futura fase di vaccinazione di massa, e il principio di auto-organizzazione dei centri vaccinali e delle risorse professionali necessarie e funzionali al perseguimento degli obiettivi vaccinali e al rispetto delle direttive e linee operative della Regione Marche.
Ciò premesso, le categorie, le realtà sociali ed economiche e gli ordini professionali che aderiranno all’accordo si occuperanno autonomamente e con risorse proprie dell’organizzazione e della gestione del punto vaccinale. Questa ulteriore organizzazione non pregiudicherà la precedenza stabilita nella vaccinazione delle categorie più fragili o di quelle individuate come prioritarie dal piano nazionale.
La fase di vaccinazione sui luoghi di lavoro inizierà contestualmente alla fase di vaccinazione di massa della popolazione secondo le linee del piano vaccinale nazionale. La Regione verificherà che i siti vaccinali rispettino le regole di sicurezza per il cittadino previste nelle linee operative disposte nel protocollo d’intesa e garantirà la registrazione dei dati dei vaccini eseguiti sul portale in uso per il piano vaccinale.
Qualsiasi notizia differente o in contrasto con quanto previsto dallo schema di protocollo è da non ritenersi confermata né ufficiale, fa sapere la Regione.