Natale: Latini, Consiglio Marche sia casa di vetro

“Il mio augurio è rivolto a tutti i marchigiani per un Natale di speranza e per un 2023 che sia di stabilità e solidarietà. Ne abbiamo bisogno”.
A dirlo è il presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini nel suo messaggio di fine anno, che affronta diverse tematiche. Non manca di inviare “un pensiero alle tante povertà che sono intorno a noi e che non riusciamo o vogliamo riconoscere.
Dobbiamo convincerci che più diamo agli altri più costruiamo noi stessi”. Il presidente fa riferimento anche “all’inverno demografico che ci sta distruggendo. Sarebbe importante che ci fosse un reddito per la gioventù, per coloro che hanno figli, dentro o fuori la famiglia tradizionale, con ogni tipo di convivenza o unione. Un segno non di assistenza, ma di prospettiva e di crescita. Speranze per le quali stiamo lavorando”. C’è, poi, l’augurio alla Giunta regionale “costantemente impegnata su mille fronti, dall’alluvione al terremoto, dalla sanità alle opere pubbliche. Sta mettendo in gioco tutto l’impegno per cui è stata chiamata dai cittadini elettori. Stesso augurio va ai colleghi consiglieri, che compiono il loro servizio con abnegazione, passione e competenza e danno un buon esempio di come si rappresentano gli interessi collettivi dei marchigiani. E a tutti i dipendenti dell’Assemblea legislativa”. “Tanto c’è da fare rispetto alle attese dei marchigiani, che desiderano non solo politici migliori ma anche strutture amministrative efficienti e efficaci e fra queste quella dell’Assemblea legislativa – aggiunge -. Il mio auspicio personale è che ci siano sempre meno correnti, meno appartenenze, più verità effettiva, un rapporto chiaro e leale, più disponibilità verso chi chiede notizie e aiuto. In fondo siamo chiamati a svolgere questo compito per tutti. Nessuno può e deve pensare che l’Assemblea legislativa sia qualcosa di impenetrabile. L’Assemblea legislativa deve tendere a essere una casa di vetro, un luogo in cui l’azione amministrativa sia alla portata di tutti, non impedita alla prima richiesta, e in cui ci si muove con un solo linguaggio. Sono convinto, e comunque coltivo questo augurio, che in futuro ciò avverrà. Buon Natale”.
(ANSA).

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