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Pensioni più alte a giugno, ma dipende da quanti anni hai

Le pensioni potrebbero essere più alte a giugno, anche se sarà un privilegio solo per pochi, tutto dipende dall’età di chi riceve l’assegno.

È sempre più frequente ascoltare persone che si rendono conto di non riuscire a guadagnare quanto sarebbe sufficiente per uno stile di vita che sarebbe considerato almeno dignitoso. Gli stipendi che spesso percepiscono gli italiani sono infatti tra i più bassi d’Europa e non riescono a tenere il passo con i costi che sarebbero richiesti, pur evitando stravizi che possono essere ritenuti superflui. Non a caso, per alcuni anche solo uscire una volta a settimana per mangiare una pizza con la famiglia è diventato difficile.

Le pensioni di alcuni saranno più alte a giugno – Foto | Ascoli.cityrumors.it

La situazione non è certamente migliore per i pensionati, molti dei quali si stanno rendendo conto di avere lavorato a lungo, ma di non sentirsi ricompensati a livello economico come meritavano. In un quadro simile le buone notizie sembrano essere ridotte a zero, ma fortunatamente un piccolo spiraglio per alcuni sembra esserci. Ci saranno infatti degli aumenti nelle pensioni di giugno, anche se non sarà un beneficio concesso a tutti.

È bene sapere quali siano le caratteristiche richieste per chi ne ha diritto, un ruolo fondamentale in questo senso è svolto dall’età di chi è titolare dell’assegno.

Chi avrà la pensione più alta a giugno

Spesso quando si parla di ritocchi alle pensioni ci si rende conto di come queste siano destinate a calare, così da aumentare le difficoltà di chi le percepisce. Raramente si verifica la situazione opposta, ovvero un rialzo dell’importo, anche se ovviamente le eccezioni esistono. Ed è quello che accadà effettivamente a giugno, mese ormai prossimo, in cui tanti si renderanno conto di un cambiamento in positivo.

Non si tratta però di un rialzo che riguarderà tutti, ma solo a chi è in possesso di alcuni specifici requisiti. Il riferimento è a chi ha scelto di usufruire di alcune agevolazioni concludendo la propria carriera lavorativa, ma sapendo che questo li avrebbe penalizzati sul piano economico, ovvero chi ha beneficiato dell’Ape sociale o della quota 103 del 2023, che diventano però meno penalizzanti quando si compie il 67esimo anno di età, che è appunto l’età pensionabile.

Alcuni pensionati noteranno un aumento a giugno – Foto | Ascoli.cityrumors.it

Chi ha usufruito dell’Ape sociale a partire dai 63 anni, una volta raggiunta la pensione di vecchiaia vedrà l’importo calcolato sulla base dell’Ape sociale, ma con un leggero ritocco verso l’alto. Se si festeggia il compleanno a maggio, già da giugno infatti si saranno maturati i 7 mesi di tredicesima relativi al 2024, che saranno erogati a dicembre. L’importo che riguarderà maggio, e che si percepierà a giugno, sarà quindi più elevato, fino a un massimo di 1.500 euro.

Per quanto riguarda invece chi ha scelto di sfruttare Quota 103, chi ha raggiunto nel 2024 i 62 anni di età e i 41 anni di contributi, non potrà superare una pensione di 2.394,44 euro al mese. Il quadro però cambia a partire dal compimento del 67esimo anno, momento in cui sarà compito dell’INPS effettuare un ricalcolo, sempre con la stessa tempistica. Una notizia quindi positiva per chi sente il bisogno di tirare un po’ il fiato ed essere più tranquillo sulla propria situazione economica.