SAN BENEDETTO, Si è parlato del contrasto a “L’Analfabetismo Psicologico” e di poter promuovere scelte consapevoli, all’ultimo appuntamento dell’edizione 2019 di “Psiche in Comune”, il ciclo di conferenze con cadenza mensile, proposto dal 2017 dall’amministrazione Piunti, con l’Assessorato alle Pari Opportunità retto dalla dottoressa Antonella Baiocchi, al fine di offrire alla cittadinanza occasioni formative.
“Si tratta di conferenze in cui vengono ripresi i disagi più comuni, che deturpano l’esistenza delle persone (oggetto principe delle Politiche Sociali e della Sanità) per riflettere insieme ad esperti in merito alle
sottostanti implicazioni anche psicologiche. Sono occasioni psicoeducative che ritengo un mezzo fondamentale – commenta l’assessore Antonella Baiocchi, promotrice del ciclo – per onorare gli obiettivi di amore, pace, armonia e pari opportunità sottostanti alle deleghe che mi sono state affidate”.
Il dottor Cacaci ci ha tenuto a condannare ogni qualsivoglia uso di droghe non strettamente legato da motivazioni mediche, come, ad esempio, il sollievo dal dolore nei malati terminali. “Non esistono droghe leggere – ha sottolineato il relatore,- le droghe sono droghe e l’appellativo “leggero” è da considerarsi un subdolo tentativo per trarre in inganno le persone al fine da incrementarne il consumo.
Gli effetti deleteri del consumo frequente di cannabis, è stato detto durante l’evento, aumentano esponenzialmente nei consumatori di età precoce (tra i 14 e i 20 anni) dove si assistono anche ad alterazioni organiche significative del cervello.
Sono reazioni dose correlate che stanno diventando particolarmente frequenti ed aggressive, a causa delle
motivi di dolore fisico estremo, denuncia la fragilità interiore di chi l’assume. Se si è una persona con un’identità forte, e il significato di identità forte ha anche a fare con la capacità di tollerare le frustrazioni e i fallimenti, di governare le proprie pulsioni senza lasciarsi trarre in inganno dai canti delle sirene, di sapere apprezzare i sapori tiepidi della vita, di distinguere il bene dal male, di accettare la Fallacità di se stessi e degli altri, non ci si rifugia negli anestetici per alleviare le frustrazioni della vita o in scorciatoie per gestirne le difficoltà. Purtroppo, – ha sottolineato l’assessore Baiocchi – l’Analfabetismo Psicologico fa pullulare il mondo di persone fragili, che non hanno “paletti interni” per resistere alle tentazioni e alle insidie della vita. Gran parte dei genitori, attraverso stili educativi Fallaci, generano figli fragili che diventano





