MONSAMPOLO- E’ venuto a mancare all’affetto dei suoi cari, la moglie e due figlie, e dei colleghi ricercatori, operatori del settore orticolo ed agricoltori, che lo stimavano ed amavano per le sue qualità di uomo e di scienziato, il professor Lelio Uncini.
Per oltre venti anni, fino al 1986, aveva diretto, con spirito illuminato, l’Istituto Sperimentale per l’Orticoltura di Monsampolo del Tronto, che grazie a lui si è sviluppato divenendo un fiore all’occhiello
dell’allora Ministero dell’Agricoltura e Foreste, ed era noto in tutto il mondo per le sue ricerche di miglioramento genetico su numerose specie orticole importanti per il nostro paese.
Fu il primo a capire l’importanza di migliorare la qualità dei pomodori italiani destinati all’esportazione, ottenendo diverse novità eccellenti per l’epoca.
Promosse, insieme all’imprenditore Leo Bollettini, (nella foto Uncini con Bollettini e con Nazzareno Acciarri, uno dei successori alla guida del Crea) a cooperative locali ed agricoltori singoli, la nascita del Consorzio del pomodoro “Tenax” al fine di favorire la commercializzazione di questo ortaggio all’estero.
Ottenne inediti ibridi F1 di Peperone piccante tanto da promuovere la coltivazione commerciale di questa specie
avvale delle sue suo germoplasma, che con amore e lungimiranza raccoglieva continuamente.
Tra i tanti riconoscimenti ottenuti da Uncini, ricordiamo il premio “TRUENTUM”, la massima





