GROTTAMMARE – La Pelasgo 968 di Grottammare piange la scomparsa del Presidente onorario Franco Loi, Presidente del Premio Letterario Città di Grottammare, organizzato dalla realtà culturale.
“Quando un amico se ne va…O forse è meglio dire un compagno di viaggio, una guida, un padre. E’ difficile descrivere cosa è stato e rimarrà per sempre, per tutti noi, FRANCO LOI. In momenti come questo la mente torna indietro a rivivere, istante per istante, i momenti bellissimi trascorsi nella sua casa di Milano e in quel fantastico viaggio che nel 2019 fece a Grottammare. Era il 21 luglio e il POETA ricevette la cittadinanza onoraria. Ne era orgoglioso, al punto che tenne la medaglia dell’Associazione al collo per tutto il suo soggiorno. CIAO FRANCO”, è il saluto della Pelasgo 968, definendo l’amico Loi, gigante della poesia italiana contemporanea.

Si era instaurata una amicizia profonda, tra i componenti della Pelasgo 968 e Franco Loi, espressa anche tramite frequenti viaggi dei vertici, Gian Mario Cherubini, con il segretario del premio, Peppe Gabrielli e numerosi poeti, alla volta di Milano, presso l’abitazione di Loi, che di recente, a settembre 2019, aveva perso l’amata moglie. Silvana
Un rapporto umano coltivato dalla Pelasgo 968 anche con la moglie e con la figlia Francesca, al punto che la 12^ edizione speciale del premio letterario è stata dedicata alla memoria della moglie di Loi.
Anche il Sindaco di Grottammare, Enrico Piergallini, esprime il suo cordoglio: “È morto Franco Loi, uno dei più importanti poeti italiani del Secondo Novecento.
È stato Presidente onorario del Premio letterario Città di Grottammare, organizzato dagli amici dell’associazione culturale Pelasgo 968. Per questo e per il suo prezioso magistero, il Consiglio comunale gli conferì la cittadinanza onoraria il 23 maggio 2019.
Nel cuore ci resta inciso il ricordo di questo uomo umile e gigantesco che, pur avendo ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, accolse il nostro piccolo dono con un sorriso senza fine e una riconoscenza gentile che ci riempì d’orgoglio. Prima di partire ci salutò come vecchi amici che avrebbe desiderato rivedere al più presto.





