Alluvione Marche, approvato il nuovo piano di opere strutturali: lavori per 110 milioni di euro

La Regione Marche ha approvato il piano di opere strutturali per lavori post alluvione, stanziati 110 milioni di euro per gli interventi.

Alluvione Marche Acquaroli firma piano lavori
Il presidente della Regione Marche e commissario delegato per l’alluvione Francesco Acquaroli e il vice commissario per l’alluvione Stefano Babini – Foto Ansa – ascoli.cityrumors.it

È stato firmato dal presidente Francesco Acquaroli, commissario per l’alluvione del settembre 2022, il decreto di approvazione del Piano operativo per la realizzazione delle Opere Strutturali e Infrastrutturali che prevede interventi per oltre 110 milioni di euro.

Il piano è finanziato con i fondi stanziati dal Governo a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito le valli del Misa e del Nevola. Nel dettaglio, i lavori interesseranno la realizzazione di nuove opere strutturali complesse per la riduzione del rischio idrogeologico, precedentemente non inquadrabili tra quelle di ordinaria competenza del Dipartimento nazionale di Protezione Civile.

Per questo lo scorso giugno è stata predisposta e approvata l’ordinanza 1011, che permette di intervenire direttamente e a livello strutturale sulle situazioni più gravi sotto il profilo dei rischi residui. Ovviamente con l’intesa dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale.

Il programma dei lavori post alluvione nelle Marche

Il presidente Francesco Acquaroli ha illustrato i dettagli del piano approvato, che era stato predisposto in bozza fin dall’estate, e che giunge ora nella versione definitiva, che comprende una serie di interventi necessari e resi possibili grazie ai fondi stanziati dal Governo. Non solo per lavori di somma urgenza sul territorio ma anche per i ristori per i danni subiti da famiglie e dalle imprese.

Alluvione Marche proroga
Alluvione Marche 2022, danni a Senigallia – Foto Ansa – ascoli.cityrumors.it

“In un anno dall’alluvione – ha sottolineato Acquaroli – questo piano ci ha permesso di procedere a una programmazione puntuale di opere importanti e strutturali in base alle velocizzazioni burocratiche introdotte dall’ordinanza 1011”, ha dichiarato Acquaroli.

La prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico sono una priorità: “Importante è stato il lavoro di coordinamento tra tutti gli enti coinvolti e tante sono le risorse in campo, a cui si aggiungono quelle stanziate dalla Regione, già implementate prima dell’alluvione e che ha stanziato successivamente fondi propri per circa 25 milioni”. ha evidenziato Acquaroli.

Una mole di attività importanti che produrrà effetti rilevanti nelle valli del Misa e del Nevola e nel comprensorio del Catria, per la messa in sicurezza del territorio e per il ripristino della zona, mitigazione del rischio, manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua. “L’obiettivo è restituire sicurezza e tranquillità alle popolazioni e alle imprese di questo territorio che ha già subito eventi drammatici”, ha concluso Acquaroli.

“L’ordinanza 1011 ha permesso di fatto un cambio di metodo operativo – ha sottolineato il vicecommissario per l’emergenza Alluvione Stefano Babini – Una vera e propria svolta in termini di snellimento burocratico perché sarà possibile gestire interventi strutturali, come ad esempio vasche di laminazione o interventi sulle intere aste fluviali per la messa in sicurezza del territorio senza dover seguire le procedure ordinarie più lente e complesse”.

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