Ascoli Piceno, emergenza idrica: la CIIP attiva tre impianti di soccorso per evitare la chiusura dell’acqua

Il cambiamento climatico si fa sentire anche ad Ascoli Piceno dove a causa della mancanza di pioggia si aprono gli impianti di soccorso.

È stata la CIIP di Ascoli Piceno a informare i cittadini dell’apertura, dal prossimo lunedì di tre impianti di soccorso per far fronte all’emergenza idrica dovuta all’abbassamento delle acque delle principali sorgenti del territorio. Non piove e la portata si è abbassata in modo considerevole. Allo stesso tempo non diminuisce la richiesta di acqua da parte degli utenti e quindi ecco il perché della riattivazione degli impianti.

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Rischio chiusura acqua ad Ascoli Piceno – ascoli.cityrumors.it

Lo scopo della riattivazione degli impianti è di non procedere alle chiusure nell’erogazione dell’acqua nelle ore notturne. In un primo momento potrebbe essere sufficiente ma non si esclude, con il passare del tempo e con il protrarsi dell’assenza di pioggia, la possibilità di disagi e disservizi nei giorni a venire.

Lunedì di aprono gli impianti di soccorso idrico per Ascoli Piceno e provincia

Sul territorio Piceno sono tre gli impianti di soccorso che saranno riaperti da lunedì per fronteggiare il calo di portata delle sorgenti. Si tratta dell’impianto di Castel Trosino, che garantisce l’acqua ad Ascoli ed ai comuni limitrofi di Maltignano e Folignano. Poi c’è l’impianto di Fosso dei Galli che rifornisce una buona parte del comune di San Benedetto e l’impianto di Santa Caterina che interessa anche Fermo.

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Rubinetto con doccetta che permette risparmio di acqua – ascoli.cityrumors.it

Purtroppo nel corso delle ultime settimane la mancanza di pioggia ha fatto allarmare il CIIP che ha quindi monitorato la portata delle sorgenti riscontrando un preoccupante calo. Insomma la siccità sta interessando anche i Comuni del Piceno e si spera di non dover ricorrere alle chiusure notturne dell’erogazione dell’acqua per non creare disagi ai cittadini.

Al proposito, i sindaci invitano la cittadinanza a usare con parsimonia l’acqua, anche quella potabilizzata che sarà miscelata con quella dei Sibillini, e che sarà immessa nella condotta principale per consentire a tutti di aprire il rubinetto anche in questi giorni di emergenza.

Ad ogni modo occorre risparmiare acqua quanto più possibile poiché i prossimi mesi potrebbero essere ancora più critici.

Si spera nelle piogge di questo autunno e inverno, ma in ogni caso gli esperti indicano che bisognerà attendere almeno fino alla metà di febbraio del 2024 prima di poter notare una crescita delle portate delle sorgenti del Piceno.

Dalle amministrazioni locali arriva il consiglio per tutti i cittadini di porre attenzione alla manutenzione degli impianti ad autoclave (serbatoi e pompe), se presenti. E di prendere in considerazione l’installazione di questi sistemi per provvedere a fare scorta di acqua anche in caso di chiusura dell’erogazione nel sistema centrale da parte del CIIP.

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