Le sostanze stupefacenti continuano ad essere presenti nelle strutture penitenziarie del nostro Paese. L’ultima scoperta è stata fatta proprio nel capoluogo marchigiano
Il tema delle carceri in Italia è da tempo al centro di diversi dibattiti. La polizia penitenziaria negli ultimi anni ha sempre chiesto un aumento del personale sia per rendere i propri turni più umani rispetto al passato, ma anche per consentire una sicurezza maggiore rispetto a quanto visto fino ad oggi. Sono ormai quotidiane le storie di litigi fra detenuti, aggressione allo stesso personale o la presenza di droga o di un telefono all’interno della struttura.
L’ultima scoperta è stata fatta proprio nella struttura circondariale di Ascoli. Come riferito dal Corriere Adriatico, la Polizia Penitenziaria ha scoperto la droga ed è stata immediatamente denunciata la persona che l’ha portata: si tratta di un parente di un detenuto. Ma la particolarità è sicuramente lo stratagemma utilizzato per consentire alla sostanza stupefacente di entrare in carcere.
Trovare la droga in carcere, come scritto in precedenza, non è un qualcosa di assolutamente inedito. Anzi, in molte strutture le sostanze stupefacenti riescono ad entrare con facilità. Una delle ultime scoperte è avvenuta direttamente nella struttura penitenziaria di Ascoli.
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Stando alle informazioni che si hanno a disposizione, la droga era stata nascosta in dei salami e portata all’interno del carcere durante una visita con l’obiettivo di farla avere al detenuto. Si trattava di hashish e cocaina. Solamente l’esperienza degli agenti presenti in quel momento ai controlli ha permesso alla sostanza di essere trovata e sequestrata. Secondo le ricostruzioni, infatti, la Polizia Penitenzia ha notato qualcosa di strano durante le verifiche e si è deciso di fare tutti i controlli del caso.
Immediata la denuncia nei confronti della persona che ha portato la droga e il sequestro della sostanza. Ora sono in corso tutti gli approfondimenti del caso per capire se si è trattato del primo caso oppure anche in passato le sostanze stupefacenti sono riusciti ad entrare nel carcere di Ascoli. Di certo quanto successo conferma la necessità di intervenire il prima possibile per garantire una sicurezza maggiore anche nelle strutture penitenziarie.