È giunta la comunicazione ufficiale delle date del fermo pesca 2023 in Adriatico: quanto dura in provincia di Ascoli Piceno e nelle Marche.
La notizia del fermo pesca in mar Adriatico è oramai ufficiale e anche nel mare delle località in provincia di Ascoli Piceno i pescatori saranno costretti a mettere fermare i motori delle imbarcazioni. Il tutto ha generato, come è facilmente intuibile, tanti malumori in tutti coloro che vivono della pesca e svolgono un lavoro duro per poter portare a casa uno stipendio. Vediamo nel dettaglio tutte le date e quali sono le zone interessate dallo stop al lavoro dei pescherecci. Ma ci sono delle eccezioni.
Tutto il mar Adriatico è interessato dal divieto di pesca per alcuni giorni di agosto 2023, anche se dalla Coldiretti fanno sapere che si potrà comunque trovare sui banchi del pesce fresco italiano da poter comprare. In particolare si tratta di pesce azzurro come le alici e le sarde, delle spigole, delle soglie e delle orate. Oltre al pesce spada e crostacei e molluschi come cannocchie, vongole e cozze provenienti dalla pesca con barche di piccole dimensioni, dalle draghe e dall’acquacoltura.
Quanto dura il fermo pesca nella provincia di Ascoli Piceno
Saranno in tutti tre le settimane in cui la pesca sarà vietata in tutto l’Adriatico e anche le Marche sono dunque interessate dal fermo pesca di agosto 2023. Nel dettaglio i pescherecci sono già stati fermati nella zona di Ancona dallo scorso 29 luglio e lo stop alla pesca durerà in questo tratto di mare Adriatico fino al 9 settembre 2023.
Invece per quanto riguarda il tratto di mare che fa capo alla provincia di Ascoli Piceno, i pescherecci dovranno restare fermi dal 19 agosto 2023 fino al 24 settembre 2023. Lo stop interessa quindi il tratto di costa che va da San Benedetto e Termoli.
In una nota di Coldiretti Impresapesca si legge il timore per tutto il settore che deve fermare i lavori in un periodo decisamente difficile per tutta la filiera della pesca, con i pescatori che temono anche la crisi economica e l’aumento dell’inflazione degli ultimi mesi. Il fermo, dicono da Coldiretti “cade quest’anno in un momento difficile, con la spada di Damocle delle nuove linee di indirizzo del Commissario alla Pesca ed all’Ambiente Virginijus Sinkevicius che pende sulla Flotta Italia.
Il divieto del sistema di pesca a strascico è al centro delle critiche: “Ma le nuove linee prevedono anche la restrizione delle aree di pesca con tagli fino al 30% di quelle attuali, con scadenze ravvicinate nel 2024, 2027 per concludersi nel 2030”, rilevano gli addetti al settore.
