Gestione delle liste d’attesa nella sanità ascolana, arriva una nuova dirigente. Tutte le ultime novità da conoscere.
Cambio ai vertici della sanità ascolana con l’arrivo di una nuova dirigente alla Ast di Ascoli Piceno, che dovrà occuparsi di tutta la gestione delle liste d’attesa per interventi e ricoveri in ospedale e prestazioni ambulatoriali.
L’assegnazione dell’incarico a una nuova dirigente è dovuto, come spiega Il Corriere Adriatico, al trasferimento a Ferrara dell’attuale direttrice generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini. Al suo posto arriverà Cristiana Gandini, in qualità di dirigente amministrativo, con incarico a tempo determinato. Non si tratta, dunque, di un’assegnazione definitiva.
Di seguito scopriamo tutti i dettagli di questo passaggio di testimone e cosa cambierà per la sanità di Ascoli Piceno, città e provincia.
La nuova dirigente della Ast di Ascoli Cristiana Gandini sarà assegnata alla direzione amministrativa ospedaliera per la gestione delle liste d’attesa e il coordinamento. La dirigente dovrà occuparsi di tutte le attività che riguardano le liste d’attesa: front office, back office, liste di presa in carico, interfaccia con gli utenti e tutto il resto necessario alla gestione, inclusa la responsabilità del caricamento dei dati dell’attività ambulatoriale.
Oltre all’incarico a tempo determinato alla nuova dirigente alle liste d’attesa, la Ast di Ascoli ha assunto, questa volta a tempo indeterminato, Giovanni Battista De Vito come dirigente medico di ginecologia e ostetricia, tramite la graduatoria del concorso pubblico per titoli ed esami in cui è risultato primo classificato. Un’altra assunzione, ma per la durata di un anno, è quella dell’urologo Edoardo Agostini. Inoltre, è stato prorogato l’incarico a tempo determinato a Saverio Stanziale in qualità di dirigente delle professioni sanitarie (Area Tecnica).
Assunzioni nella sanità ascolana che, tuttavia, vengono ritenute insufficienti dai sindacati. In particolare l’Usb, tramite Marco Giuliani, dichiara che “le graduatorie di concorsi e mobilità sono rimaste largamente inutilizzate, con assunzioni ben al di sotto delle reali necessità, lasciando reparti in grave carenza di personale, inclusi Oss, infermieri e altre figure professionali”.
l’Usb riporta che da inizio 2024 a oggi l’Ast ascolana ha perso 73 unità a tempo indeterminato: 32 Infermieri, a cui vanno aggiunte 34 unità perse nel 2023 per un totale di 66 infermieri persi in 23 mesi; 13 Oss; 6 ostetriche; 5 tecnici di radiologia, 2 assistenti sanitari; 10 assistente sociali; 10 tecnici di prevenzione, 10 tecnici di laboratorio biomedico, 10 fisioterapisti, 10 dietisti, 10 Autisti di Ambulanza, 10 operatori tecnico e 8 amministrativi.
Tutti problemi non più rinviabili. A cui si aggiungono i problemi legati alla riorganizzazione della sanità ascolana, con la redistrbuzione dei reparti tra gli ospedali di Ascoli e di San Benedetto.