Ottima notizia per l’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno: riapre dopo 5 anni il reparto di urologia. Tutte le informazioni da conoscere.
Chiusa all’epoca della pandemia di Covid – sono già passati cinque anni – ha riaperto all’ospedale Mazzoni di Ascoli l’Unità operativa complessa di Urologia. Un’ottima notizia per tutti gli ascolani e per chi utilizza l’ospedale di Ascoli per curarsi.
L’Unità operativa complessa di Urologia al Mazzoni di Ascoli riparte con 20 posti letto. Mentre nell’ultimo anno, quando il reparto era ancora accorpato a chirurgia, sono stati eseguiti quasi mille interventi urologici.
L’Unità operativa complessa di Urologia sarà guidata dal direttore Giulio Milanese e include dieci dirigenti medici, oltre alla coordinatrice Simona Ciotti. Di seguito, riportiamo ulteriori dettagli sul reparto riaperto.
La nuova direttrice generale dell’Ast di Ascoli, Maria Bernadette Di Sciascio, ha spiegato che per la riapertura di urologia all’ospedale di Ascoli “un primo passo fondamentale è stato il potenziamento dell’équipe anestesiologica, cruciale per interventi tempestivi e sicuri”, con l’assunzione di cinque anestesisti. In seguito, “è stata avviata una riorganizzazione del percorso chirurgico, coinvolgendo i dipartimenti di emergenza-urgenza e chirurgico, la direzione medica ospedaliera e la direzione delle professioni sanitarie”, ha aggiunto la direttrice dell’Ast di Ascoli. L’obiettivo è quello di “migliorare l’efficienza e ridurre le liste d’attesa, anche attraverso una gestione sinergica tra gli ospedali di Ascoli e San Benedetto per ottimizzare risorse e procedure”, ha spiegato Di Sciascio. Il team di medici è stato rafforzato con l’inserimento di un nuovo specialista e presto ne arriverà un altro.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, per la riapertura di urologia al Mazzoni. “Un segnale importante – ha detto il sindaco -, che arriva dopo uno straordinario impegno nel migliorare l’efficienza operativa, anche grazie a innovazioni tecnologiche introdotte nelle attività operatorie e ambulatoriali, e nel ridurre le liste d’attesa, aumentando così la capacità di risposta ai bisogni dei pazienti”.
Dal 2022 sono aumentati gli interventi chirurgici e le attività ambulatoriali di urologia, anche senza un reparto autonomo come ora, grazie soprattutto all’introduzione di innovazioni tecnologiche e tecniche chirurgiche.
Obiettivo del direttore Giulio Milanese è migliorare l’offerta chirurgica, adeguandola al numero dei pazienti in crescita, anche con l’auspicio di introduzione della robotica.
Anche per le visite ambulatoriali si mira a potenziare ancora di più i servizi, per garantire cure più rapidi ed efficaci. Le visite urologiche sono effettuate negli ospedali di Ascoli e San Benedetto del Tronto, l’offerta include anche esami specialistici come l’uretrocistoscopia flessibile, la biopsia prostatica e l’esame urodinamico.