Ascoli: mangiano i funghi raccolti nel bosco e restano intossicati, erano velenosi. Gruppo di amici in ospedale, ora fuori pericolo.
Quattro amici sono finiti all’ospedale dopo aver mangiato alcuni funghi raccolti nei boschi intorno ad Ascoli Piceno. Hanno avuto una brutta intossicazione, che per fortuna è passata grazie alle cure tempestive e mirate dei medici.

Gli esperti lo ripetono all’infinito: non mangiate i funghi spontanei raccolti nei boschi prima di averli fatti controllare presso gli Ispettorati micologici delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) o dei Servizi Igiene Pubblica. Anche se siete esperti in materia. Inoltre, è bene ricordare che per poter raccogliere i funghi spontanei è necessario avere un patentino o tesserino regionale che si ottiene dopo aver frequentato un corso. Altrimenti si rischiano multe salate.
Un gruppo di amici dell’ascolano è rimasto fortemente intossicato dopo aver mangiato alcuni funghi raccolti nel bosco che, evidentemente, erano tossici. Ecco cosa è successo.
Ascoli: finiscono in ospedale con un’intossicazione dopo aver mangiato funghi
Il gruppo intossicato dai funghi e ricoverato all’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno era formato da quattro amici, di cui uno aveva raccolto i funghi nel bosco. I quattro amici avevano mangiato i funghi a pranzo, alcuni cotti altri crudi. Poco dopo, sono stati colti da forti attacchi di vomito e dissenteria.
I quattro sono andati subito al pronto soccorso del Mazzoni, dove i medici hanno diagnosticato loro una forte intossicazione e hanno prestato subito le cure necessarie. Dopo che gli intossicati hanno comunicato di aver mangiato funghi raccolti nel bosco, i medici hanno effettuato esami del sangue, dopo aver stabilizzato i pazienti, e contattato il Centro antiveleni di Roma.

Dagli accertamenti è stato ipotizzato un avvelenamento da funghi della specie Amanita falloide o Amanita virosa. Quindi, i medici hanno trattato i pazienti il farmaco acetilcisteina, somministrandolo gradualmente a forti dosi. Per poter curare tutti e quattro i pazienti, è stato necessario procurarsi altre fiale di acetilcisteina tramite il servizio farmaceutico aziendale della Ast di Ascoli, perché le quantità disponibili nell’ospedale Mazzoni non erano sufficienti. Fondamentali sono state le scorte dell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione dell’ospedale di San Benedetto.
La terapia ha funzionato, i pazienti si sono ripresi, sono stati dimessi dall’ospedale e ora stanno bene. In seguito, è stato accertato che la specie di fungo consumata non era velenosa ma altamente tossica
Il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo ha invitato “i cittadini a prestare la massima attenzione se raccolgono funghi e poi hanno intenzione di consumarli. Nel nostro Dipartimento di prevenzione è presente un micologo che, su appuntamento, analizza gratuitamente i funghi ed è in grado di valutare la commestibilità o meno degli stessi”.