Sei stato coinvolto in un incidente stradale all’estero? Ecco come fare per essere risarciti

Cosa fare se si è stati coinvolti in un incidente stradale all’estero e si ha diritto a un risarcimento? Ecco la procedura.

Un viaggio oltre i nostri confini a volte è quello che ci vuole, così da poter vedere una realtà diversa dalla nostra e tornare con un buon ricordo di questa esperienza. Questo può accadere sia se si è impegnati in una trasferta per motivi di lavoro, sia se si è approfittato del periodo per trascorrere qualche giorno di vacanza. Non è così raro che si decida di spostarsi in auto se la distanza non è eccessiva e si vuole avere un mezzo a disposizione per gli spostamenti sul posto, ma cosa accade se si dovesse essere coinvolto in un incidente stradale?

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Avere un incidente stradale è sempre poco piacevole – Foto: Ascoli.cityrumors.iit

L’episodio è certamente spiacevole, soprattutto perché si potrebbe essere in difficoltà non essendo a conoscenza delle norme che sono in vigore nel Paese in cui ci si trova. E’ bene essere informati, se possibile prima di partire, così da ridurre gli inconvenienti.

Incidente stradale all’estero: ecco cosa devi fare

Avere un incidente stradale è sempre spiacevole, anche quando non si ha la responsabilità del sinistro e si sa di non dover provvedere personalmente alle spese. A volte, infatti, non si può avere l’auto a disposizione per qualche giorno, situazione che non può che essere problematica se il mezzo serve per recarsi al lavoro.

Ma cosa accade se l’accaduto avviene all’estero? In casi simili la procedura potrebbe essere diversa, soprattutto perché si teme di dover fare riferimento alla legislatura in vigore nel Paese in cui ci si trova. Fortunatamente non ci sono situazioni che possono variare a seconda di dove è avvenuto il fatto. Determinante è stato l’intervento dell’Unione Europea sul tema, che ha scelto di adottare la Direttiva 2000/26/CE del Parlamento Europeo, nota come la Quarta Direttiva Auto, volt a semplificare il sistema quando si ha diritto a un risarcimento.

In casi simili non può che essere importante non dover sottostare a lungaggini burocratiche, con il rischio di non vedere niente di quanto spetta, ma la normativa mette al sicuro gli automobilisti da questo pericolo.

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Trovare un accordo con l’altro automobilista è importante – Foto: Ascoli.cityrumors.it

C’è un ente specifico che si occupa di questo, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici (Consap), che ha il compito di assistere passo dopo passo gli italiani quando hanno un incidente stradale all’estero. Se si sa di avere diritto a un indennizzo, è fondamentale rivolgersi alla Consap e fare presente la situazione. A quel punto sarà suo compito individuare la compagnia assicurativa dell’altro automobilista e provare a stipulare un accordo.

Trovata la persona che è responsabile del sinistro, l’assicuratore del veicolo straniero deve nominare il mandatario, figura cruciale in questi casi. E’ suo dovere raccogliere tutte le informazioni necessarie per la liquidazione dell’importo e negoziare l’indennizzo. Qualora siano trascorsi tre mesi dalla richiesta e non sia arrivata alcuna proposta dalla controparte o una motivazione al rifiuto, la pratica viene trasferita all’organismo di indennizzo, con l’obiettivo di tutelare chi ha diritto a un rimborso. 

Se anche questo tentativo non dovesse funzionare, è possibile sfruttare la Quinta Direttiva Auto (2005/14/CE), grazie a cui il conducente danneggiato può fare valere i suoi diritti senza alcuna causa legale.

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