Violenza sugli spalti in un match di calcio giovanile, i giocatori “sgridano” i genitori: “Ora basta”

Decisamente singolare quanto accaduto ad Ancona dove i ragazzi che compongono la rosa dei Giovanissimi dei Portuali hanno sgridato i proprio genitori: cos’è successo

Il calcio giovanile dovrebbe essere visto solamente come un gioco, ma spesso sono i grandi a rendersi protagonisti di episodi spiacevoli. È proprio quello che è successo nel corso del match, del campionato Giovanissimi, tra Portuali Dorica Ancona e Biagio Nazzaro.

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Il brutto episodio capitato in un match di calcio giovanile – Ascoli.Cityrumors.it

La sfida, disputatasi sul terreno di gioco del Giuliani di Torrette, è terminata 3 a 2 per il Biaggio Nazzaro, seppur il Giudice Sportivo ha ribaltato il risultato a favore dei Portuali a causa dell’irregolarità commessa dalla formazione chiaravallese. Il Biaggio Nazzaro, infatti, ha schierato in campo un calciatore non ancora tesserato, per questo la squadra è stata punita con la sconfitta a tavolino.

Durante il match, però, sugli spalti si è acceso un parapiglia tra i genitori che erano presenti per assistere alla sfida dei propri figli. A farne le spese – come riporta AnconaToday.it – sono stati una mamma e un papà, oltre a un calciatore, i quali sono stati medicati all’ospedale per delle lievi ferite.

Calcio giovanile, lo sfogo dei calciatori dei Portuali Dorica Ancona

Le due società si sono subito mosse ufficialmente per condannare nella maniera più dura possibile qualsiasi forma di violenza o discriminazione messa in atto dei genitori sugli spalti. Il gesto, però, dei componenti della rosa dei Portuali ha sorpreso un po’ tutti.

I giovanissimi calciatori hanno scritto una lettera indirizzata proprio ai loro genitori in cui li si invita a non replicare episodi e situazioni spiacevoli distante anni luce dai valori dello sport.

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Calcio giovanile, lo sfogo dei calciatori dei Portuali Dorica Ancona – Ascoli.Cityrumors.it

Nella lettera, nel dettaglio, si legge: “Cari genitori a scrivervi questa lettera siamo noi, i vostri figli. Vogliamo dirvi che ci è dispiaciuto ciò che è successo ormai qualche giorno fa e noi non vogliamo che si ripeta. Siamo felici e fieri che voi tifate, gioite e ci incoraggiate durante le partite ma non bisogna mai finire come è ormai successo”.

“Con questa lettera non vogliamo – spiegano i ragazzini –  farvi una ramanzina perché abbiamo solo 13 anni e non possiamo farla a voi che siete i nostri genitori, vogliamo solo farvi capire che noi vogliamo solo giocare a calcio perché è ciò che ci piace di più e non è necessario arrabbiarsi contro qualcun altro di cui, fino a due secondi prima, non conoscevate neanche il nome. Detto ciò noi vogliamo che questa spiacevole esperienza non si ripeta mai più perché a noi ha fatto molto dispiacere vedervi così arrabbiati senza neanche prestare più attenzione alla nostra partita. Cari genitori noi vogliamo solo giocare a calcio”. 

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