Bonus acqua 500 euro: una mano concreta alle famiglie e si chiede facilmente

È sicuramente un’agevolazione che potrebbe fare la differenza nel contesto del bilancio di una famiglia. Tutto sul bonus acqua potabile da 500 euro

Tra le misure che vengono incontro, dal punto di vista finanziario, ai nuclei familiari, una di esse è legata al bene più prezioso per eccellenza. Stiamo parlando del bonus acqua potabile, un’agevolazione pensata per fornire un sostegno alle famiglie in merito alle modalità di consumo idrico. Attenzione, infatti: l’incentivo non riguarda tanto la quantità di acqua consumata quanto piuttosto la sua ‘qualità’.

Agevolazione per migliorare la qualità dell'acqua
Come richiedere il bonus acqua potabile (ascoli.cityrumors.it)

Entriamo dunque nel merito analizzando i requisiti che consentono di ottenere, relativamente all’anno 2023, un’agevolazione da 500 euro. L’aiuto economico in questione è legato, nella fattispecie, all’acquisto di sistemi volti a migliorare la qualità dell’acqua che beviamo sia nella propria abitazione che in un’attività imprenditoriale o commerciale e riguarda anche gli enti religiosi o del terzo settore.

Bonus acqua potabile, tutto sull’agevolazione da richiedere entro fine febbraio

Pur non essendo stato rinnovato per l’anno 2024, è proprio dall’avvio del mese di febbraio del prossimo anno che le domande per richiederlo saranno aperte: il motivo è legato al fatto che il bonus riguarderà le spese sostenute nell’anno 2023. L’erogazione dell’incentivo avviene sotto forma di credito d’imposta sulle spese legate all’acquisto di sistemi quali filtri, gasatori o depuratori, il cui scopo è il miglioramento delle acque dal punto di vista qualitativo.

Bonus acqua potabile, nessun limite isee
Come viene erogato il bonus acqua potabile (ascoli.cityrumors.it)

Chiaramente il principale obiettivo è quello di spingere le famiglie a consumare l’acqua comunale piuttosto che acquistarla nei contenitori in plastica. L’introduzione dell’agevolazione risale al 2021 attraverso la legge di bilancio del dicembre 2020 ma solo in seguito al decreto attuativo è diventata, a partire dal giugno 2021, operativa. Successivamente è stata rinnovata per il 2022 e per il 2023 mettendo in campo, rispettivamente, risorse per 5 e 1,5 milioni di euro.

Quello che è cambiato, inoltre, è stata la percentuale del credito d’imposta scesa dal 50 al 17,9005% in seguito al gran numero di domande. Per ottenere il bonus fino a 500 euro occorre, telematicamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, comunicare le spese sostenute e pagate con documentazione come la fattura elettronica. La scadenza per l’invio è il 28 febbraio 2024. La richiesta è possibile sia per persone fisiche che per soggetti esercenti in arti, professioni o attività di impresa e per enti non commerciali, compresi quelli religiosi e del terzo settore. Non sono previsti limiti di Isee. L’agevolazione arriverà sotto forma di rimborso fino al 50% delle spese sostenute.

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