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Autoesame dei nei, come riconoscere quelli maligni: saperlo può salvarti la vita

I nei possono essere molto preoccupanti e celare importanti problemi di salute. L’autoesame è fondamentale per capire se sono maligni: ecco come si fa.

Spesso si guarda la propria pelle, la cute delle braccia, delle mani e del petto, e ci si rende conto di quei piccoli inestetismi che odiamo all’apparenza, ma che sotto sotto ci rendono un po’ speciali. Stiamo parlando ovviamente dei nei: non sono altro che lesioni cutanee circoscritte che derivano da una produzione eccessiva di melanina e possono avere carattere più o meno pigmentato.

Da cosa derivano i nei e perché è importante monitorarli – Ascoli.cityrumors.it

Di fatto, tutti ne abbiamo conoscenza e sappiamo che nella maggior parte dei casi sono benigni, ma che possono anche mutare nel corso del tempo, sia per quanto riguarda le dimensioni, sia per le loro caratteristiche. La trasformazione in senso neoplastico dei melanociti è un problema dermatologico da non prendere sottogamba, esattamente come la possibilità che un neo diventi maligno e quindi evolva in un melanoma.

In ogni caso, è importante sapere che la comparsa di quei puntini, o tondini che dir si voglia, non dipende solo da fattori ereditari – anche se la genetica e il tipo di pelle fanno tanto -, ma è conseguenza delle radiazioni UV con cui la persona entra in contatto.

Farci caso può essere già un primo passo per una corretta prevenzione, esattamente come proteggere la pelle con prodotti da farmacia. A tutto ciò, bisogna affiancare degli esami periodici, in modo da capire come stanno i nostri nei e quali tenere sotto controllo. Ma ha un ruolo importante anche una costante autoesaminazione.

L’autoesame dei nei: come farlo e capire quali sono preoccupanti

I nei maligni possono essere trasformazioni di vecchie lesioni o anche formazioni ex novo, ma ciò che è importante è controllarli con cadenza regolare e notare cosa sta cambiando sulla propria cute. I primi fattori da tenere sott’occhio nell’autoesaminazione sono i cambiamenti nella forma e nell’aspetto.

Autoesaminazione dei nei: attenzione al colore – Ascoli.cityrumors.it

Bisogna notare se i margini sono frastagliati, discontinui, se ci sono tagli, se prudono, perdono sangue e soprattutto il colore, uno degli indicatori più facili da capire. Infatti, in caso di malignità, tendono ad assumere una pigmentazione scura e non uniforme, ma possono avere anche sfumature rosso-brune, bianche, nere o blu. Insomma, se sono semplicemente di colore marrone e dai contorni regolari non è necessario preoccuparsi.

Si ricordi comunque che la prognosi del melanoma è tanto buona quanto è tempestiva la diagnosi. Appena si nota qualcosa che non va rispetto al solito, è importante avere il parere di un dermatologo che possa decidere come intervenire tra diagnostica, biopsia e cura.