In estate si tende a prendere tutto con più leggerezza. Eppure, non bisogna sottovalutare il rischio di andare incontro a gravi problemi di salute.
Al mare, ma anche in montagna o durante una passeggiata all’aperto, può capitare di dimenticarsi che i raggi UV possono causare seri danni alla nostra pelle.
L’eritema solare è una di queste conseguenze e, a seconda del caso, può dare sintomi che vanno da lievi a molto gravi. Gli esperti ricordano come riconoscerlo e soprattutto prevenirlo.
Eritema solare: di cosa si tratta, come riconoscerlo e prevenirlo
Sono diverse le cause che portano allo sviluppo dell’eritema solare: troppe ore sotto al sole, l’utilizzo di creme sbagliate, ma anche avere una cute delicata e predisposta. Lo si riconosce dal fatto che la pelle “tira”, è molto calda, arrossata, e causa dolore al solo sfiorarla. A seconda della gravità dello stesso, possono comparire anche brividi, febbre, mal di testa, vertigini e nausea. Questo perché l’organismo sta rispondendo all’irritazione e infiammazione della cute.
Tutti possono andare incontro a tale eventualità e non solamente chi ha la pelle chiara. Ecco perché è fondamentale prevenire l’eritema solare, a maggior ragione nei bambini, su cui è più facile che si scateni la reazione grave. Gli esperti ricordano che esso si innesca non soltanto a causa dei raggi UV, ma anche dal surriscaldamento della pelle.
Al mare, o comunque in tutte le situazioni in cui la cute è esposta al sole per molte ore, è sempre bene fare docce frequenti e nebulizzare la pelle con regolarità. Naturalmente, bisogna utilizzare una crema solare adatta al proprio fototipo e ricordarsi di applicarla più volte durante le ore di esposizione. Questi prodotti, tuttavia, non sono sufficienti da soli a proteggersi.
Infatti, si dovrebbe cominciare gradualmente a stare sotto il sole, per abituare la pelle, e come molti già sanno anche evitare le ore più calde della giornata, dalle 11 alle 16 circa, momento in cui i raggi risultano particolarmente intensi. Prevenire l’eritema solare passa inoltre dalla dieta. Gli esperti consigliano di assumere cibi freschi e che contengono preziosi antiossidanti e licopene, come i pomodori e i frutti di bosco, ma anche di preferire tanta frutta ad altri alimenti, in modo da idratarsi correttamente.
Sempre come prevenzione, si può optare per l’assunzione di integratori alimentari “abbronzanti”, chiamati così perché danno alla cute le sostanze necessarie a diventare più forte e sopportare la “tintarella”. Gli integratori, però, vanno assunti già almeno un mese prima delle vacanze. È poi necessario continuare a prenderli per tutto il tempo in cui la pelle è esposta e per un mese dopo il rientro in città. In questo modo, tra l’altro, si prolunga l’effetto sun-kissed che in molti amano.