Le verdure crude sono una fonte indiscutibile di vitamine e altri nutrienti, ma alcune possono essere molto rischiose per la salute.
Le verdure sono un alimento essenziale per una dieta sana poiché sono ricche di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti, che sono in parte distrutti dalla cottura. Nella maggior parte dei casi è così, perché quando vengono bollite perdono fino al 55% di alcune vitamine, soprattutto C e B, che sono solubili in acqua.
I nutrizionisti hanno confermato che questa regola è vera in molti casi, ma hanno avvertito che esistono alcune eccezioni in cui il consumo di verdure crude può essere controindicato. Alcune di esse, infatti, possono provocare gonfiore allo stomaco o addirittura infiammazione. Di seguito, scopriamo nel dettaglio quali sono quelle da evitare per non incorrere in rischi per la salute.
Secondo numerosi studi, le verdure dovrebbero occupare un posto molto importante nella nostra dieta ed è consigliabile consumarle quotidianamente. Tuttavia, alcune di esse non sono ideali da mangiare crude. Inoltre, alcune persone potrebbero avere intolleranze o allergie a delle particolari tipologie. La cosa più ragionevole è alternare il consumo di cibi crudi e cotti, perché l’equilibrio è solitamente sempre la scelta migliore.
Le verdure che possono essere consumate crude e che solitamente non comportano alcun rischio sono le seguenti: lattuga, spinaci, bietole, rucola, cetriolo, pomodoro, cipolla, carota, sedano, zucchine, e così via. Invece, quelle che non dovrebbero essere mangiate crude sono:
Alcune verdure, se consumate cotte, hanno più benefici rispetto a quando sono crude. Ad esempio, gli asparagi contengono una notevole quantità di vitamine A, C ed E, molto efficaci contro il cancro. Se cotti, dicono gli esperti, la loro attività antiossidante aumenta del 25%. I fagiolini invece sono sempre più spesso cucinati “al dente”. Tuttavia, è stato confermato che cotti hanno una maggiore capacità di mantenere il colesterolo più basso.
I carciofi possono essere aggiunti crudi all’insalata, ma perdono gran parte delle loro proprietà antiossidanti. Se cotti al vapore, queste ultime si moltiplicano per 15, e bolliti in acqua per 8. Anche il modo in cui cuciniamo le verdure è importante quando si tratta di sfruttare i loro nutrienti. La cottura al vapore favorisce sempre una minore perdita di vitamine rispetto alla bollitura. Ma se si sceglie quest’ultima, occorre sfruttare al meglio il brodo di cottura, perché contiene tutte le sostanze nutritive.