Ascoli, Negozianti dei Centri Commerciali: “Bene le riaperture ma ora restituiteci i fine settimana”

Le riaperture hanno riportato entusiasmo : è necessario, però, recuperare i week-end

 

“Le riaperture sono un fatto positivo, ma per provare a risolvere le problematiche economiche legate alla lunga chiusura precedente, serve la possibilità di lavorare anche sabato e domenica”: è un coro pressoché unanime, quello degli esercenti del Centro Commerciale “Al Battente” di Ascoli Piceno, a pochi giorni dal rientro in zona arancione.

 

“Abbiamo avuto una buona affluenza – commenta così la riapertura Stefania Cocci, titolare del negozio Camicissima –  il giorno della riapertura. I centri commerciali sono i luoghi più sicuri che ci siano in Italia per fare shopping, è ingiusto che nonostante tutte le precauzioni che prendiamo e che il Centro Commerciale ha preso da tempo, non sia possibile essere aperti almeno il sabato: per la mia attività è un giorno fondamentale”.

 

“Abbiamo riaperto – ha aggiunto Claudio Orsini, titolare della gioielleria Terry Oro – con entusiasmo, la maggior parte dei clienti ha potuto finalmente portare in riparazione i propri oggetti o ritirare quelli che erano rimasti in negozio a causa del lockdown: certo, non posso pensare di compensare le perdite avute in zona rossa in questi primi giorni. Se ci sarà continuità, come è accaduto l’anno scorso, sono fiducioso del fatto che tutto tornerà quasi come prima”.

 

Ha sensazioni positive Tarsilla Michelangeli, titolare dei negozi Imperial e Undercolors of Benetton “purché non si torni in zona rossa. Spero che le persone, con il tempo, tornino a sentirsi tranquille nel fare acquisti, qui al Centro possono esserlo. Ho due negozi, uno di intimo ed uno di abbigliamento, quest’ultimo è stato costretto alla chiusura in zona rossa: non lo trovo logico, in fondo anche comprare un vestito può essere sentito come una necessità da qualcuno”.

 

Giuliano Taffora, titolare della parrucchieria “Primadonna”, ha aggiunto: “con la chiusura del fine settimana, lavoriamo al 50% rispetto al passato. Questa è una riapertura parziale, spero che alle persone venga riconsegnata la libertà di poter girare e muoversi a proprio piacimento pur con le dovute precauzioni che sia il Centro “Al Battente” che il mio salone hanno adottato sin dall’inizio”.

 

Michele Galasso, titolare del negozio “Zuiki”, vive la riapertura notando che “le persone sono ancora frenate da tante paure generate dalla pandemia, è ancora presto per giudicare come riprenderanno gli acquisti. Noi della galleria del Centro “Al Battente” siamo stati sempre estremamente rispettosi delle normative, le abbiamo applicate in misura anche maggiore rispetto a quanto previsto ed in risposta abbiamo avuto ed abbiamo la chiusura del fine settimana: personalmente, ho investito migliaia di euro in dispositivi per la tutela sanitaria dei clienti”.

 

Molto chiaro, sulle problematiche residue in zona arancione è Sandro Assenti, titolare de “Il Fornaccio” e Presidente provinciale della Confesercenti: “un centro commerciale, a pieno regime, è come un centro cittadino ed un’attività come “Il Fornaccio” beneficia del movimento complessivo in galleria. Più limitazioni ci sono, più siamo penalizzati: in questo caso, a penalizzarci è senza dubbio la chiusura della quasi totalità dei negozi nei fine settimana”.

 

 

“Il Centro Commerciale “Al Battente” – conclude Laura Gabrielli vicepresidente del Gruppo Gabrielli e amministratore delegato di FG Gallerie Commerciali S.p.A – sin dall’inizio della pandemia ha garantito degli standard di sicurezza molto alti, così come tutti i nostri centri commerciali. I negozi della Galleria, a loro volta, hanno investito in dispositivi di sicurezza e spero che i loro sforzi siano ripagati da una continuità della riapertura, che consenta loro d’investire con fiducia nel futuro”.

 

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