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Michele Franchi si candida a sindaco:”C’è bisogno di continuità e di chi vive stabilmente ad Arquata”

Michele Franchi annuncia la sua candidatura per le prossime elezioni del Comune di Arquata del Tronto che dovrebbero tenersi nel mese di Ottobre.

Una carica che sente di dover ricoprire in memoria dell’ex sindaco scomparso Aleandro Petrucci, ma anche perché crede che chi amministra Arquata debba vivere sul territorio.

Abbiamo chiesto a Franchi di fare il punto della situazione in questi 5 anni di mandato.

“In questi cinque anni sono state fate tantissime cose. Quando siamo partiti con Aleandro Petrucci in squadra non pensavamo di dover affrontare il terremoto che ha raso al suolo il territorio. – ci spiega.

Ci siamo rimboccati le maniche subito, abbiamo avuto a che fare con la burocrazia, con un “mostro” più grande di noi perché nessuno ha gli strumenti per eventi sismici di questo tipo.

Abbiamo fatto tanto, nonostante le difficoltà, sicuramente qualcosa in più si poteva fare però gli eventi sismici combinati alla burocrazia hanno fatto sì che si scombussolasse tutto.

Vorrei ricordare i Villaggi Sae, grazie al volontariato, alle Associazioni e ai privati, abbiamo ricostruito la scuola e la palestra, quindi non abbiamo fatto andar via i bambini.
Poi ancora il Centro Socio Sanitario, prima provvisorio poi definitivo, con supporto socio-psicologico, per le persone più anziane e in difficoltà.

Il mondo del lavoro. L’Unimer ha scelto di rimanere ad Arquata, il Comune è stato sempre al loro fianco.
L’apertura della fabbrica di Della Valle, un grande merito ad Aleandro Petrucci che, invece di chiedere altro, ha chiesto a gran voce posti di lavoro per far rimanere le persone ad Arquata.

Abbiamo collaborato con la Regione, la struttura Commissariale, fermo restando che ci sono state tante difficoltà, però ad oggi se abbiamo raggiunto questi risultati è anche perché l’amministrazione comunale si è impegnata.

La ricostruzione sta partendo, ci sono stati finalmente alcuni rientri dalle Sae alle abitazioni ricostruite. Abbiamo approvato tante opere pubbliche, PSR Arquata Capoluogo, l’Ordinanza Speciale di Legnini e infine il Documento Direttore per le sette frazioni perimetrate. In più, per ottobre, per la prossima amministrazione sarà pronto il Piano Attuativo che stabilisce come ricostruire i paesi perimetrati e il PSR per quelli non perimetrati.

Arriverà la fibra ottica, ci saranno tante cose che andranno a migliorare la vivibilità ad Arquata. Tante battaglie da portare avanti, come ad esempio scongiurare le pluriclassi.
Ottenere la Zona Franca per pochi territori, quelli più colpiti dal sisma, per far sì che la vita ad Arquata costi di meno, per incentivare le persone a tornare.
Tanto lasciamo e tanto è in fase di costruzione ed opera”.

Candidatura nuova amministrazione. “Portate avanti questi progetti che abbiamo iniziato a stabilire, come la realizzazione delle strutture ricettive. C’è bisogno di continuità. Io mi candido, anche per continuare il progetto di Petrucci e perché una LISTA CIVICA ad Arquata di gente del terremoto che vive qui, che conosce i problemi reali della gente, che può risolvere perché ci vive giorno e notte, credo che possa dare un risvolto diverso al territorio.
Ecco perché mi candido come sindaco, perché qui ci vivo e sono sempre presente.

La lista sarà composta da alcune persone dell’attuale maggioranza, altri verranno dal mondo associativo, imprenditoriale, dal mondo del lavoro. Gente che si vuole impegnare per dare una mano al futuro di Arquata, senza che la politica scelga per noi, per questo è una lista civica. Dialogheremo con tutti, dalla Regione al Governo, facendoci sentire per il bene degli arquatani, non porteremo nessuna bandiera di qualche partito politico, ma solo quella di Arquata.
Non ci interessa destra, sinistra o centro, siamo una lista che guarda al futuro di Arquata per far sì che torni quella di prima, che la gente torni ad Arquata per un progetto di vita come dimora, non solo nel fine settimana.

L’importante è che sia un seguito al lavoro fatto finora.”