ASCOLI – E’ arrivata sino in Lussemburgo, un’indagine di polizia giudiziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, relativa al crac, uno dei più rilevanti nelle Marche negli ultimi anni, di una società ascolana già operante nel settore dell’edilizia, che annovera ad oggi un passivo di 298 milioni di euro.
Sei sono gli indagati: tre componenti del Cda e tre professionisti. Bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata per distrazione, bancarotta fraudolenta preferenziale aggravata, bancarotta fraudolenta aggravata da reato societario, sono i reati ipotizzati.
Con l’operazione “Nemesi” la massa fallimentare recuperata dalle Fiamme Gialle ammonta a 70 milioni di euro.





