Riccardo Rossi della Redorange ai nastri di partenza della Maratona di New York

SAN BENEDETTO – Tra i podisti marchigiani in partenza per la maratona di New York c’è anche l’imprenditore con il vezzo delle sfide, Riccardo Rossi, titolare della Redorange di San Benedetto del Tronto, tra gli oltre 55mila runners provenienti da tutto il mondo che si sfideranno sul percorso, impegnativo e alquanto ricco di emozioni della Grande Mela, il 6 novembre.
Si tratta di uno spettacolo che richiamerà oltre 2milioni di spettatori.
Per Riccardo Rossi l’impresa andrà a suggellare la conclusione di un percorso straordinario, il “MICAP – Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni”. Un’attività formativa piena di sfide che rafforzano la mente, che infondono coraggio e forgiano disciplina, costanza e determinazione, nata con lo scopo di orientare le persone all’eccellenza. Per Riccardo Rossi è l’ultima prova di un “cammino” di tre anni, dove ha avuto modo di specializzarsi in marketing, leadership, negoziazioni e PNL.
Attivo nel campo delle nuove tecnologie applicate alla progettazione meccanica, l’imprenditore ha potuto accrescere la sua determinazione, anche tramite prove estreme, con due campi di sopravvivenza e la partecipazione alle maratone di Berlino e, appunto, quella di New York, che gli consentiranno di certificarsi “SRRC – Senior Real Resul Coach”, con cerimonia ufficiale a Dubai, il 6 dicembre.
Per affrontare quest’ultima prova Rossi si è preparato per due anni, con un ritmo di 3 allenamenti settimanali e punterà a migliorare la prestazione di Berlino, cercando di abbassare il suo tempo, di 4 ore e 15 minuti.

CHI E’ RICCARO ROSSI:

Riccardo Rossi, figlio di padre muranese e artigiano del vetro, approda nelle Marche all’età di 5 anni, e oggi un marchigiano doc, imprenditore con la spiccata vocazione ad innovare. In ogni attività che mette in campo mostra il desiderio di riformare i processi, giungere a nuove soluzioni, non limitandosi all’utilizzo delle nuove tecniche, ma mutando e, a volte stravolgendo, gli archetipi consolidati e maturi. Anche le sue passioni, per il ciclismo e il podismo, non mancano di medaglie e titoli sportivi. La sua è una sfida continua con se stesso e con la propria forza di volontà, messa a dura prova nei campi di sopravvivenza, nei quali vive avventure tra le boscaglie di impervie montagne. Ecco perché per Rossi è agevole affrontare percorsi impegnativi, dribblare le insidie, affrontare gli ostacoli nella turbolenza di una gara e trovare la via del successo, sempre e comunque: tanto agonistica quanto professionale.

I medesimi risultati caratterizzano la storia della società STR, che dal 2008, non a caso, proprio grazie alle visioni e prospettive del suo fondatore, ha conquistato la fiducia di moltissime aziende sostenute nella delicatissima attività della progettazione meccanica, anche di parti estremamente complesse. È accaduto già prima nell’avvio della startup, Redorange, nel 2015, dove alla gestione dei corsi professionalizzanti per meccatronici, con un tasso di occupazione superiore al 90% e giovani cooptati prima ancora che terminassero il loro percorso formativo, è stato affiancato lo sviluppo di servizi e soluzioni avanzate, con l’impiego delle più sofisticate tecnologie digitali in realtà virtuale, aumentata e immersiva.

“Fin da piccolo – racconta Riccardo Rossi – sono sempre stato molto curioso e crescendo ho cominciato a mostrare sempre più la mia passione per l’innovazione ed in particolare per la meccanica, tutto è iniziato smontando e rimontando prima la mia bicicletta, poi il mio scooter ed infine la mia moto appena diplomato all’Istituto Tecnico Industriale ho iniziato la mia crescita professionale, convinto che la formazione che abbiamo ricevuto così come tutte le nostre conoscenze debbano essere messe a disposizione di una platea di persone più ampia possibile”.

Proprio su questo concetto di condivisione l’Imprenditore si è concentrato in maniera particolare e autentica su percorsi di formazione continua: “ho sentito, immediatamente, il bisogno di entrare a far parte di una rete della conoscenza. Per me è fondamentale mettersi in gioco, con l’imperativo di migliorarsi continuamente e confrontarsi nei processi di crescita professionale con individui preparati e consapevoli. Io stesso ed il mio team vogliamo essere uno strumento per migliorare le competenze, formando persone che mirano all’eccellenza. Mi piacerebbe essere un catalizzatore di esperienze, di fiducia, di maturazione”.

Ultima esperienza, in ordine di tempo, è la costituzione della Y2I, con Riccardo Rossi tra i soci fondatori, società di consulenza per le aziende del settore life science. Grazie all’ideazione di soluzioni innovative, la Y2I si propone come partner delle aziende farmaceutiche che vogliono incrementare la competitività delle proprie attività industriali, migliorando l’efficienza dei propri processi produttivi, attraverso un appropriato utilizzo di tecnologie innovative ispirate alla smart manufactuting e al concetto di industria 4.0. E se per molti, termini come, metaverso, manutenzione predittiva e intelligenza artificiale, fanno parte del futuro, per Riccardo Rossi sono già campi esplorati su cui confrontarsi, con proposte concrete.

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