Il territorio della provincia picena ha una lunga storia di produzione vinicola. Ecco quali sono i vini di Ascoli Piceno DOC, DOCG, IGP e IGT.
La provincia di Ascoli Piceno è ricca di vitigni che danno origine a diversi tipi di vini che hanno ricevuto varie tipologie di denominazione di origine, tra le quali spicca una delle cinque denominazioni DOCG regionali e di indicazioni geografiche tipiche e protette. Andiamo a scoprirle tutte
Tutto il territorio del piceno vanta una tradizione vitivinicola che è molto antica e vale la pena conoscere tutte le sue eccellenze enologiche per poterle degustare con più consapevolezza.
I vini della provincia di Ascoli Piceno
Conosciuto anche fuori dai confini regionali, il Rosso Piceno è un vino a base di uve Montepulciano e Sangiovese e si produce in un’ampia zona che comprende tre province della Regione Marche, quindi non solo Ascoli Piceno ma anche Ancona e Macerata, a esclusione delle zone di produzione del rosso Conero. Il vino viene prodotto con i vitigni Montepulciano e Sangiovese.
Però il Rosso Piceno Superiore si produce solo ed esclusivamente in un’area che include tredici comuni della provincia ascolana, inclusa una parte del territorio del capoluogo. Ad esempio a Castorano si produce il Roggio del Filare – Rosso Piceno Doc Superiore. Altre tipologie DOP sono il Sangiovese e il Novello.
Questa zona di produzione è compresa in un fazzoletto di terra che vede il suo confine tra la montagna, la costa adriatica e il fiume Tronto. Qui le condizioni climatiche consentono la produzione di un vino di grande valore.
Non a caso troviamo una delle cinque denominazioni DOCG regionali. La Offida DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita) è dedicata ai vini prodotti con i vitigni di uva bianca Pecorina, Passerina e dal vitigno di uva rossa Montepulciano.
Tra le Terre di Offida DOC troviamo un vino il vino bianco (che si produce anche nella provincia di Fermo) prodotto con uva Passerina che è disponibile anche nelle varianti di vino passito, vin santo e vino spumante. Quest’ultimo è particolarmente apprezzato per accompagnare i tipici fritti del luogo come le olive ascolane, e piatti a base di pesce.
Poi c’è il vino bianco Falerio DOC dei colli piceni, a base di Trebbiano toscano, che comprende anche una tipologia di Pecorino in purezza e uve dell’altro vitigno autoctono di Passerina.
Inoltre c’è da ricordare la denominazione Marche IGT nella quale confluiscono tutte le tipologie di vino che si possono produrre con i vitigni di cui è autorizzata la coltivazione nella regione Marche.
Infine vale la pena nominare una delle particolarità locali che appartiene alla tradizione e che ha conquistato la certificazione IGP: il vino cotto prodotto con mosto di uva bollito lentamente e tutelato da appositi disciplinari.
