Le abbondanti piogge degli ultimi giorni non bastano: c’è poca acqua, scatta il razionamento notturno. Cosa sta accadendo
Nonostante le recenti precipitazioni che hanno interessato la zona, la situazione idrica rimane critica. Le piogge degli ultimi giorni, infatti, non sono state sufficienti a rimpinguare i serbatoi gestiti dalla Ciip, l’ex consorzio idrico della regione. Di conseguenza, è stato annunciato un provvedimento di razionamento dell’acqua durante le ore notturne.
Maddalena Ciancaleoni, presidente della Ciip, ha confermato che a partire dalla prossima settimana verranno chiusi alcuni serbatoi dalle 22 alle 6 in diversi comuni della Vallata del Tronto. Questa decisione arriva dopo un mese di monitoraggio continuo dei livelli dei serbatoi da parte del comitato di crisi istituito per affrontare questa emergenza. Nonostante gli sforzi e le speranze riposte nelle recenti precipitazioni meteorologiche, il trend negativo non si è invertito.
La presidente Ciancaleoni ha inoltre evidenziato come sia in corso la ricerca di soluzioni alternative per fronteggiare la scarsità d’acqua. Tra queste vi è l’esplorazione della possibilità di prelievi alternativi a Capodacqua di Arquata previsti per fine luglio. Nel frattempo, viene fatto appello alla popolazione affinché si adoperi nel ridurre gli sprechi e nell’utilizzare l’acqua con maggiore attenzione.
Per far fronte alla situazione sono state emanate delle ordinanze che impongono limitazioni all’utilizzo dell’acqua fino al 30 settembre. Tra le restrizioni imposte vi sono il divieto di irrigare orti e giardini, lavare aree cortilizie e veicoli privati (ad eccezione degli autolavaggi autorizzati), riempire fontane ornamentali e piscine private (salvo alcune eccezioni). Queste misure cautelative mirano a preservare quanto più possibile la risorsa idrica disponibile.
Oltre alle restrizioni già menzionate, viene fatto divieto su usi dell’acqua considerati non essenziali come il riempimento indiscriminato di vasche da giardino o piscine private che non siano strettamente legate ad attività economiche turistiche o sportive. Viene richiesto un impegno collettivo nella manutenzione degli impianti idrici esistenti e nell’installazione dei nuovi dove necessario.
Ascoli si trova davanti a una sfida importante nella gestione delle risorse idriche disponibili. La collaborazione tra istituzioni locali e cittadinanza appare fondamentale per superare questo periodo critico senza precedenti nella storia recente della regione.