Carabinieri e polizia locale sgomberano senza tetto nei pressi dell’Albula a San Benedetto del Tronto. Attimi di tensione.
Un gruppo di senzatetto è stato sgomberato a San Benedetto del Tronto dall’alveo del torrente Albula, nel quartiere di Ponterotto. I senzatetto bivaccavano vicino alla sede della Caritas, dove avevano allestito alcune tende di fortuna.

Lo sgombero è avvenuto con un blitz congiunto di carabinieri e polizia locale, attivato dall’assessore Lorenzo Vesperini, con delega a polizia locale, viabilità, trasporto pubblico locale e protezione civile.
Nella tendopoli stazionavano alcuni clochard extracomunitari. Il loro sgombero si è reso necessario per motivi di sicurezza, igiene e ordine pubblico. Non sono mancate le tensioni. Ecco in dettaglio che cosa è successo.
San Benedetto: clochard stranieri sgomberati dalla tendopoli
Quando le forze dell’ordine sono arrivate nel quartiere Ponterotto per sgomberare la tendopoli, i senzatetto hanno provato a fare resistenza, opponendosi alla rimozione delle loro tende. Nonostante i momenti di forte tensione, i carabinieri hanno bloccato i tentativi di rivolta, riportando la calma in zona, quindi hanno proceduto all’identificazione dei presenti.
Nel frattempo, la polizia locale chiamava gli operatori di Picenambiente per far ripulire l’area: togliere tende e bivacchi, coperte e rifiuti vari. Picenambiente ha anche sanificato la zona, che versava in un grave degrado igienico-sanitario.

I senzatetto, comunque, non sono stati lasciati soli a sé stessi ma saranno spostati in un luogo sicuro e dignitoso, dove seguire un progetto personalizzato di reinserimento in società. Come ha spiegato l’assessore Andrea Sanguigni, con delega a lavori pubblici, politiche ambientali, sviluppo sostenibile, parchi e giardini, decoro urbano.
Una volta che “tutti i container saranno sgomberati si provvederà alla loro rimozione”, ha detto ancora Sangiugni. Alcune persone, infatti, sono ancora nelle strutture dell’area ma sono rimaste poche. L’assessore conta di eliminare tutte le strutture nel giro di un mese, con un’operazione coordinata con la Caritas per trovare sistemazione agli ultimi senzatetto.
Nel quartiere Ponterotto, tuttavia, rimane la paura degli residenti che temono l’arrivo di altri stranieri senzatetto che inizino a bivaccare in zona, approfittando della vicinanza con la Caritas. Come era già successo con i clochard sgomberati che avevano iniziato a stazionare sotto i ponti.
La difficile situazione ha creato diversi problemi e disagi agli abitanti della zona. L’auspicio è che l’intervento delle forze dell’ordine, e prima ancora l’interessamento dell’amministrazione comunale, risolva il problema, creando nuove condizioni di inserimento lavorativo e sociale per i senzatetto.