Nei giorni scorsi l’assessore alla sanità della Regione ha presentato un rivoluzionario progetto volto a salvare quelle vite colpite all’improvviso da problemi cardiaci
Ogni anno, una persona su mille è colpita da arresto cardiaco, per salvare la vita della sfortunata persona, è fondamentale intervenire nei primi minuti per aumentare fino al 70% le possibilità della sua sopravvivenza. Defibrillatori pronti all’uso dislocati in punti strategici delle città e la possibilità di effettuare una chiamata rapida al pronto intervento medico, sono la strategia che la regione Marche ha deciso di intraprendere per aiutare la cittadinanza.
Ogni anno, in Italia, si registrano circa 150.000 casi di infarto miocardico acuto. Un tempo, solo il 4-5% di questi riguardava persone sotto i 45 anni, ma recenti dati mostrano un cambiamento allarmante: la percentuale di infarti in individui giovani è salita di quasi il 17%, raggiungendo il 6% del totale. Questo trend appare piuttosto significativo e preoccupa medici ed esperti.
Le malattie cardiovascolari sono ancora oggi la principale causa di morte in Italia, con oltre 230mila decessi ogni anno per infarto miocardico, ictus o scompenso cardiaco. Di queste, circa 25 mila muoiono prima di arrivare in ospedale. Ma fra i 95 mila che arrivano in un centro di cura la mortalità è solo del 10,95% e potrebbe essere ancora dimezzata con l’intervento tempestivo dei soccorsi. In questo assunto di partenza si inserisce la decisione della regione Marche volta ad implementare la possibilità del primo soccorso per le persone colpite da improvvisi infarti acuti.
La giunta regionale ha già provveduto ad istallare oltre 2.400 defibrillatori, 180 dei quali sono situati in comuni di zone disagiate, dove circa 150 volontari sono pronti a intervenire in situazioni critiche. Inoltre è oramai attiva l’app DAE Marche, una app che attiva tempestivamente i soccorsi in caso di arresto cardiaco. Integrata con il sistema sanitario regionale, consente di allertare i First Responder più vicini tramite geolocalizzazione, guidandoli verso il defibrillatore disponibile più vicino e poi sul luogo dell’emergenza.
Prevenzione ma anche tempestività di intervento. Questa la base di partenza del progetto che la giunta regionale delle Marche sta portando avanti. “Con DAE Marche, stiamo costruendo un sistema di soccorso più rapido ed efficace. La tempestività è cruciale in caso di arresto cardiaco; grazie a questa integrazione, possiamo garantire interventi immediati su tutto il territorio regionale”, queste le parole pronunciate dall’assessore alla Sanita Paolo Calcinaro, che ha poi invitato invitato i marchigiani a scaricare l’app, registrarsi come First Responder e contribuire alla mappatura dei defibrillatori, diventando così parte di una rete che salva vite.
Dalla sua attivazione a fine aprile 2025, l’app ha gestito 108 emergenze, con 103 First Responder che hanno accettato l’intervento in 48 casi, riuscendo a fornire assistenza immediata fino all’arrivo dei soccorsi. Il meccanismo è tanto semplice quanto efficace nel momento dell’allarme. In caso di arresto cardiaco, la chiamata al 112 attiva la Centrale Operativa 118, che invia un’allerta ai First Responder più vicini tramite l’app. Con un semplice clic, il cittadino può accettare l’intervento, essere guidato al defibrillatore e iniziare le manovre rianimatorie sotto la supervisione telefonica del 118.