Una città nella Regione Marche ha fatto registrare dei numeri estremamente positivi nella raccolta differenziata. Ecco di chi si tratta
Negli ultimi anni la raccolta differenziata nelle Marche ha mostrato un netto miglioramento, segno di un cambiamento culturale e organizzativo ormai consolidato. Le nuove politiche ambientali, l’impegno delle amministrazioni comunali e le campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini stanno dando i loro frutti. La consapevolezza dell’importanza del riciclo è cresciuta in modo evidente e i numeri lo confermano.
La percentuale di rifiuti differenziati ha raggiunto livelli che fino a pochi anni fa sembravano difficili da ottenere. In questo contesto virtuoso, spicca un comune in particolare, che ha fatto registrare risultati di eccellenza sia in termini di quantità che di qualità della raccolta: San Benedetto del Tronto.
Il “Rapporto Rifiuti Urbani Marche 2024”, pubblicato dall’ARPAM (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche), fotografa una realtà regionale in costante miglioramento. La raccolta differenziata nelle Marche supera stabilmente la soglia del 65% fissata dalle normative europee e nazionali, attestandosi nel 2024 attorno al 72%, con un leggero incremento rispetto all’anno precedente. Si registra anche una crescita della produzione pro capite dei rifiuti, pari a un +0,27%, per un totale medio di 512 chilogrammi per abitante.
Tra le varie frazioni, quella dell’umido e organico è la più consistente, seguita da carta e cartone, plastica e vetro. Questi dati mostrano un sistema regionale che funziona e che riesce a garantire un elevato livello di recupero dei materiali, riducendo la quantità di rifiuti destinata allo smaltimento.
Tra i comuni della regione, San Benedetto del Tronto si distingue per i risultati ottenuti nel 2024, con un dato di raccolta differenziata pari al 67,45%. Secondo il rapporto dell’Arpam, nella città rivierasca sono state avviate al recupero 22.684 tonnellate di materiali su un totale di 33.632 tonnellate prodotte. Un traguardo importante, che conferma la solidità del sistema locale e l’impegno di cittadini e amministratori. Il rovescio della medaglia è rappresentato dall’elevata produzione complessiva di rifiuti, che a San Benedetto si attesta su 715 chili per abitante, un valore superiore alla media regionale. Ma la spiegazione è chiara: la città è classificata tra i comuni ad alta intensità turistica, e nei mesi estivi la popolazione cresce sensibilmente.
L’afflusso di visitatori porta inevitabilmente a un aumento dei rifiuti, in particolare di quelli indifferenziati. San Benedetto è anche uno dei centri marchigiani che più investe nella gestione dei rifiuti spiaggiati: quelli raccolti durante la pulizia delle spiagge vengono attentamente selezionati, con le frazioni recuperabili (come il legno) avviate al riciclo, mentre i materiali non riciclabili vengono smaltiti separatamente. In questo modo si evita di “falsare” le statistiche penalizzando le località costiere. Il centro comunale di raccolta, inoltre, figura tra i più efficienti della provincia di Ascoli Piceno, contribuendo in modo significativo anche alla raccolta dei Raee. Per il futuro, la sfida sarà ridurre ulteriormente il residuo indifferenziato, puntando su compostaggio domestico, campagne di sensibilizzazione e sistemi di raccolta sempre più accurati.