SAN BENEDETTO, Nella giornata di San Biagio, patrono della categoria, la città di San Benedetto del Tronto rende omaggio a coloro che hanno svolto i mestieri di funaio, retara o canapino, professioni fondamentali nella storia dell’economia, e quindi della cultura cittadina.
Ed è così che anche in questo 2020 si rinnova il tradizionale appuntamento che celebra gli antichi mestieri della civiltà marinara sambenedettese: funaio, canapino e retara.

Con la costruzione della nuova chiesa della Madonna della Marina, oggi Cattedrale, e con la definitiva conquista dei “relitti del mare” si arriva ad incasare, nella parte più a nord del territorio urbano, anche la zona detta “Menderó” (attuali piazze Garibaldi e S. Giovanni Battista).
“Questa nuova pubblicazione – spiega l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri – è dedicata a quello che oggi è l’indiscusso centro cittadino ma che ha una storia molta antica. Immagini inedite, documenti d’archivio, piante catastali e una interessantissima topografia dei mestieri legati al mare saranno mostrati durante la presentazione. Il quaderno sarà distribuito gratuitamente a quanti interverranno”.
Nelle mattinate del 3 e 4 febbraio, invece, negli spazi adiacenti alla ditta “Perotti cavi” , ad est del complesso dell’ex Ballari, dove ancora insistono impianti per la filatura della canapa per produrre cavi ad uso marittimo, si svolgeranno visite guidate per le scuole cittadine.





