Attenzione ai ‘limiti’ legati alla residenza nel caso si acceda ad un bonus casa: quando si rischia di perdere il beneficio sull’acquisto del primo immobile.
L’acquisto della prima abitazione nella quale andare a vivere è uno step delicato ma al contempo emozionante della propria vita. Che lo si faccia da single o in coppia, il processo deve essere seguito con attenzione sia per quanto riguarda tutte le questioni burocratiche ad esso connesse che la possibilità di accedere a tutta una serie di vantaggi fiscali.
Essi consentono infatti di andare a rendere l’operazione più snella sotto il profilo economico riducendo il peso legato alle varie spese. Ma vi sono alcuni requisiti fondamentali da rispettare per non rischiare di perdere tali agevolazioni che rientrano nella sfera del bonus prima casa. Vediamo dunque come comportarsi.
Bonus prima casa e requisiti, quando si rischia di perdere l’agevolazione?
Come previsto dal DPR del 1986 il bonus prima casa rappresenta un’agevolazione che va a ridurre le imposte in fase di acquisto dell’immobile. Se l’acquisto è effettuato da un cittadino privato oppure da un’impresa che non applica l’Iva l’imposta di registro da pagare sarà ridotta al 2% del valore catastale dell’immobile (al posto del 9%) e si pagheranno solo 50 euro l’una per le imposte ipotecaria e catastale. Le cifre cambiano se l’acquisto è effettuato da un’impresa con vendita assoggettata a Iva: si paga il 4% di detta imposta sul prezzo di vendita (al posto del 10%) e 200 euro l’una per le imposte di registro, catastale e ipotecaria. Nel caso di bonus under 36 sono previste l’esenzione dall’imposta di registro e da quelle ipotecaria e catastale e una riduzione del 50% degli onorari notarili.
Tra i requisiti da rispettare in tutti i casi, però, ve n’è uno riguardante la residenza. Non rispettarlo potrebbe avere conseguenze immediate ovvero la perdita dell’accesso al bonus prima casa, ritrovandosi dunque a dover pagare le imposte connesse all’acquisto nella misura piena. Nella fattispecie, la richiesta fondamentale è quella di trasferire la propria residenza, entro specifici termini temporali stabiliti dalla normativa, nel comune nel quale è ubicato l’immobile acquistato. Farlo in ritardo porterà a perdere tutti i benefici. Attenzione: è importante anche sapere che le agevolazioni per l’acquisto della prima casa non sono applicabili ad alcuni tipi di immobili relativi a specifiche categorie catastali che vanno dalla A/2 alla A/7 e comprendono anche quelli in categoria A/11.