Marco Boccanera della Fim CISL non ci sta. Nessuno infatti si occupa più delle 150 maestranze ATR, padri e madri di famiglia reclusi in quarantena e senza un soldo da poter spendere nemmeno per la spesa ordinaria.
“Il paradosso più grande – ha scritto Boccanera – è anche quello dei 50 “esseri Umani” che a differenza dei loro colleghi di lavoro hanno avuto la fortuna di potersi licenziare per ricollocarsi in qualche Azienda limitrofa che per via del Decreto oggi si trova a chiedere Cigo per coronavirus.
I 50 in questione in base al decreto non erano in forza dal 23 febbraio e quindi risultano esodati. Né cassa, né stipendi.
Il Dott. Di Murro – ha proseguito il rappresentante sindacale che sta seguendo con passione la vicenda – continua a farsi ‘latitante’ promettendo come Totò in un famoso film ‘Domani pago’. È inaccettabile che in un paese come l’Italia possano accadere queste situazioni.
Tutti i passerellati che durante il presidio hanno portato chiacchiere e distintivo di colpo hanno dimenticato queste ‘persone’ lasciandole in balia di loro stessi e della loro sorte.
La disperazione può portare a gesti inconsulti e azioni disperate. Come Sindacati unitari ha concluso Marco Boccanera della Fim CISL – non possiamo che denunciare sulla stampa visto (e giustamente) come prevede il Decreto sono vietati assembramenti. Ma dimenticarsi di questa gente in difficoltà lasciandoli soli è da irresponsabili.
Si attivi immediatamente la Regione a garantire la dignità di queste 150 famiglie mettendole in condizioni di sicurezza. Se ciò non avverrà ognuno si assuma la propria responsabilità.
Forse riflettere sulle parole di Papa Francesco è una occasione per evitare disastri sociali.
“NESSUNO SI SALVA DA SOLO”