Conti cointestati: arrivano tanti problemi, meglio chiudere o separare?

I conti bancari cointestati possono creare molti problemi di gestione: meglio chiuderli, oppure optare per la separazione dei beni?

Si definiscono “cointestati” i conti bancari vincolati alla firma di due o più intestatari, che possono esercitare gli stessi diritti sulle somme depositate nel conto in questione. Ne esistono due tipologie diverse: a firma congiunta o disgiunta.

Cosa fare in caso di problemi con il conto bancario cointestato
Un conto cointestato può diventare un problema – ascoli.cityrumors.it

Nel primo caso, per effettuare qualsiasi operazione, ogni intestatario ha bisogno della firma dell’altro o degli altri, che dovranno quindi dare ufficialmente la loro approvazione. Nel secondo, cioè nel caso di firma disgiunta, tutti gli intestatari hanno diritto di eseguire qualsiasi operazione senza chiedere il consenso agli altri.

I conti cointestati più comuni sono quelli intestati a due coniugi o a genitori e figli. In queste situazioni è molto frequente che una persona versi più denaro dell’altra sul conto in questione. Per tale motivo, nel momento in cui quest’ultimo dovesse venire chiuso, la legge impone che il denaro residuo sia restituito ai due proprietari in maniera proporzionale ai loro versamenti.

Se invece è solo una persona a versare soldi sul conto, allora il denaro residuo sarà suo. C’è un caso però in cui, anche se è stato un solo intestatario a trasferire soldi sul conto per tutto il tempo in cui esso è stato attivo, il denaro residuo andrà comunque diviso in parti uguali tra tutti i proprietari: la comunione dei beni tra coniugi.

Meglio chiudere il conto cointestato o separare i soldi?

Quando si parla di conti cointestati tra coniugi, la cosa migliore da fare è partire da uno stato di separazione dei beni e optare per un conto a firma congiunta. In questo modo, si eviteranno diversi problemi.

Come dividere i soldi di un conto cointestato
Come si dividono i soldi di un conto cointestato? – ascoli.cityrumors.it

Innanzitutto, con un conto corrente a firma congiunta, in caso di divorzio ci sarà la possibilità che uno dei due coniugi trasferisca il denaro su un conto di sua proprietà. La legge non gli impedirebbe di farlo e, nel caso in cui l’altro coniuge volesse recuperare la propria parte di soldi, dovrebbe cominciare un lungo percorso legale.

Con un conto a firma congiunta si potrà sempre trasferire una somma di denaro sul conto intestato ad una sola persona, tuttavia non lo si potrà fare all’insaputa dell’altro intestatario, che potrà quindi controllare che non venga sottratto dal conto più del giusto. L’opzione migliore, in conclusione, è non chiudere, ma semplicemente trasformarlo in un conto intestato ad una singola persona dopo che il titolare “uscente” avrà eseguito il trasferimento delle somme di denaro che gli spettano su un conto di sua proprietà.

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