State per andare in pensione e siete curiosi di capire quanto varrà il vostro assegno? Non aspettatevi grandi cifre o rimarrete delusi.
Il sistema previdenziale italiano prevede tre diverse modalità di calcolo della pensione, che dipendono dal momento in cui si sono iniziati a versare i contributi. Il conteggio non è complesso, ma preparatevi a rassegnarvi ad un importo basso.
In Italia statisticamente è molto probabile che la pensione sia inferiore ai mille euro, specialmente per le lavoratrici. Il divario tra questa prestazione e lo stipendio, poi, diventerà sempre più ampio perché, a breve, il sistema di calcolo contributivo – quello più svantaggioso – sarà l’unico ad essere applicabile. Ricordiamo che esso è associato al versamento dei contributi dal 1996, ma viene utilizzato anche in alcuni scivoli indipendentemente dall’anno di inizio di maturazione della contribuzione.
Il riferimento è ad Opzione Donna e a Quota 103 dal 2024. Usare il contributivo invece che il misto, significa avere un taglio sull’assegno pensionistico anche fino al 30%. Da qui, il crollo delle pensioni medie in Italia. In generale, l’importo della pensione di vecchiaia è di 1.500 euro lordi al mese, tuttavia più della metà dei trattamenti si attesta sui 750 euro circa.
La pensione in Italia sarà sempre più povera: come calcolare l’importo
Sapendo in tempo l’importo che si prenderà una volta usciti dal mondo del lavoro si potrebbe pensare di attivare strumenti di supporto come i Fondi pensione per evitare di passare la vecchiaia con mezzi inadeguati al sostentamento. L’INPS ha attivato il servizio “La mia pensione futura” per simulare lo scivolo utilizzabile e capire quale sarà la prestazione al termine dell’attività lavorativa basandosi su età, storia lavorativa e retribuzione.
La statistica parla di una maggiore probabilità di avere una pensione entro i mille euro. Eppure, l’Osservatorio dell’INPS sulle prestazioni erogate dall’ente ha delineato un quadro preoccupante. Superare i 1.500 euro lordi (1.200 netti) sarà difficile e parliamo della pensione di vecchiaia, il miglior scivolo possibile.
Naturalmente sarà il numero dei contributi versati a fare la differenza nell’importo finale. Per tante persone, poi, si stima un assegno di 750 euro. Una situazione che peggiorerà sempre più rimanendo, come detto, il solo sistema contributivo di calcolo tra pochi anni.
Vige un divario importante, poi, tra uomini e donne. Per la fascia di importo fino a 499,99 euro, ad esempio, la percentuale di uomini è del 10,1%, quella delle donne al 14,9%. Cresce nella fascia fino a 749,99 euro con il 6,9% degli uomini e il 34,5% della donne. La differenza si inverte a partire dai 1.250 euro con la percentuale che sale per gli uomini (9,4% contro 7.9% entro i 1.499,99 euro) nelle fasce dagli importi più alti.