Il pesce è una delle fonti di proteine più salutari in assoluto, ma può fare male: quanto se ne può mangiare a settimana?
Il motivo fondamentale per cui è molto meglio sceglierlo come fonte proteica principale di una dieta è che rispetto alla carne, il pesce contiene meno grassi saturi e meno colesterolo cattivo.
Questo significa che aiuta a mantenere in buona salute il nostro sistema cardiocircolatorio poiché lo mantiene libero da placche e ostruzioni causate appunto dagli accumuli di colesterolo nei vasi sanguigni.
Oltre a questo il pesce, soprattutto quello grasso come il salmone,contiene grandi quantità di Omega-3. Questi acidi grassi non possono essere prodotti dal nostro corpo, quindi vanno necessariamente assunti attraverso la dieta. Sono in grado di mantenere in salute le nostre articolazioni, mantengono giovane la pelle e aiutano il nostro sistema riproduttivo a rimanere giovane e in salute.
Considerando gli indubbi vantaggi del pesce rispetto alla carne e alle uova si potrebbe pensare di basare la propria dieta solo su questa fonte proteica animale, escludendo le altre.
Come al solito, però, quando si decide di optare per un’alimentazione basata essenzialmente su un alimento rispetto ad altri, i vantaggi che si ottengono non sono mai reali.
In Danimarca, ad Aalborg, è stata condotta una ricerca durata più di un decennio e che ha coinvolto più di 57.000 persone. Coloro che hanno partecipato alla ricerca sono stati divisi sulla base delle loro abitudini alimentari.
In particolare alcuni mangiavano pesce grasso soltanto una volta al mese, altri lo avevano introdotto nella propria dieta per tre o quattro volte al mese e altri ancora ne mangiavano in quantità ancora più significative.
Come hanno dimostrato le osservazioni dei medici, le persone che consumavano troppo salmone finivano per sviluppare aritmie cardiache, quindi patologie a carico del cuore che gli acidi grassi del salmone dovrebbero guarire invece che aggravare.
Addirittura, chi mangiava molto pesce accumulando più di un grammo al giorno do Omega – 3 nel proprio organismo avevano il 3% di possibilità in più di sviluppare aritmie cardiache rispetto invece a coloro che consumavano pesce pochissime volte al mese.
Gli studiosi hanno quindi definito la dose ideale di pesce grasso da mangiare a settimana, che si attesta intorno alle due porzioni circa. I pesci più ricchi di Omega 3 sono salmone, acciughe e sgombri.