In arrivo una doppia stangata sulle pensioni: dopo l’aumento dell’età ora è la volta di altre due brutte notizie.
Dalla nuova Legge di Bilancio non arrivano buone notizie sul fronte pensioni. Dopo l’aumento dell’età pensionabile di un mese dal 2027 e di altri due dal 2028, la cancellazione di misure anticipate come Quota 103 ed Opzione donna, si sta per concretizzare una nuova doppia stangata che potrebbe mettere a rischio migliaia di cittadini.
Il Governo continua a difendersi ribadendo che mancano le risorse economiche necessarie per mettere d’accordo tutti, ma il futuro di tantissimi pensionati corre davvero il pericolo di sgretolarsi nel giro di pochi anni. La decisione finale arriverà con il voto della Camera, previsto per il prossimo 30 dicembre.
Già dalla giornata di ieri hanno cominciato a circolare delle indiscrezioni secondo cui il Governo vorrebbe apportare alcune modifiche peggiorative sul fronte pensioni. I cambiamenti riguarderebbero essenzialmente due punti: il riscatto della laurea e l’allungamento delle finestre di uscita.
Per quanto riguarda il riscatto della laurea, quella misura che oggi permette di far valere gli anni di studio universitario e corsi equivalenti ai fini previdenziali a seguito del pagamento di una cospicua somma di denaro, rischia di valere meno. Spieghiamoci meglio. Dal conteggio usciranno 6 mesi per chi maturerà i requisiti nel 2031, 12 mesi nel 2032, 18 mesi nel 2034 e 30 mesi dal 2035. I 5 anni necessari a conseguire il titolo magistrale conteranno la metà. Al danno si aggiunge la beffa perché i costi resteranno ovviamente invariati.
La seconda novità riguarda, come abbiamo detto, le finestre d’uscita, ovvero quel periodo che passa dall’accesso alla pensione al primo pagamento del trattamento pensionistico. Il testo presentato in Manovra prevede che la finestra mobile di 3 mesi si allunghi a 4 per chi matura i requisiti nel 2032 e 2033, di 5 mesi nel 2034 e di 6 mesi dal 2035.
È tuttavia notizia delle ultime ore che il Governo starebbe facendo dietrofront sulle pensioni. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni avrebbe di fatto annunciato che l’Esecutivo correggerà la stretta sulle pensioni. A quanto pare, si starebbe già lavorando sulla cancellazione dei tagli retroattivi sul riscatto della laurea. Resta ancora da capire se ci sarà qualche altra modifica sull’allungamento delle finestre d’uscita.
La Lega avrebbe presentato un emendamento per eliminare entrambe le norme ed anche Forza Italia avrebbe manifestato una serie di dubbi sull’argomento. Le opposizioni, invece, hanno espresso apertamente tutta la loro contrarierà. A questo punto non resta che attendere che la Legge di Bilancio arrivi in Aula a Montecitorio per la discussione generale con la richiesta di fiducia il 28 dicembre e con l’approvazione definitiva il 30.