Qual è il miglior olio EVO? Una guida ti aiuta a farti un’idea

Presentata ad Ascoli Piceno la guida di Slow Food ai migliori oli extravergini d’Italia che ha festeggiato i 25 anni dalla prima edizione.

Lo scorso sabato 12 aprile è stata presentata al Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno la Guida agli Extravergini di Slow Food Italia. Un evento a invito che ha raccolto i migliori produttori di olio EVO e anche un’occasione per celebrare i 25 anni dalla prima pubblicazione della guida.

olio d'oliva cucchiaio
Qual è il miglior olio EVO? Una guida ti aiuta a farti un’idea – Ascoli.cityrumors.it

La presentazione è stata realizzata con il sostegno della Regione Marche e del Comune di Ascoli Piceno. La guida di Slow Food è uno strumento fondamentale per raccontare storie di olio, territori, produttrici e produttori che fanno dell’olivicoltura un elemento identitario e distintivo del patrimonio gastronomico e paesaggistico italiano.

Ascoli Piceno, patria dell’oliva ascolana, come prodotto gastronomico ma anche come olivicoltura locale, è stata dunque la conice perfetta per l’evento.

La Guida agli Extravergini di Slow Food Italia presentata ad Ascoli

La presentazione ad Ascoli della Guida agli Extravergini si è aperta con i saluti del sindaco Marco Fioravanti:  “Orgogliosi di ospitare ad Ascoli, città di indubbie tradizioni enogastronomiche, i 25 anni della Guida agli Extravergini, in un weekend che celebra l’olio extravergine di oliva italiano e lo straordinario lavoro dei nostri produttori”.

Il sindaco ha anche ringraziato Slow Food per “l’impegno, la passione e la dedizione di chi, quotidianamente, tutela una delle eccellenze più autentiche del nostro territorio, rafforzandone l’identità comunitaria e promuovendo uno stile di vita sano, equilibrato, sostenibile e profondamente legato alla nostra terra”.

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La Guida agli Extravergini di Slow Food Italia presentata ad Ascoli (Foto @media.slowfood.it) – Ascoli.cityrumors.it

Il vicepresidente di Slow Food Italia, Federico Varazi, è intervenuto evidenziando che “tutela dell’ambiente e qualità del prodotto non sono percorsi distinti, ma due facce della stessa medaglia: quella della salute, nostra e del pianeta”, sollecitando la necessità di “cambiare modello” di fronte a “stagioni sempre più imprevedibili”. “Serve un’agricoltura integrata con gli ecosistemi locali e meno dipendente dagli input esterni”, ha sottolineato.

Francesca Baldereschi, curatrice della Guida, ha spiegato che “l’annata olearia 2024 ha registrato un calo produttivo del 32% (dati ISMEA), ma anche un diffuso miglioramento qualitativo, come dimostrano le oltre 830 aziende recensite nella nuova Guida, con molti giovani che scelgono pratiche agronomiche biologiche”. Oggi, i produttori puntano soprattutto sulla qualità e l’innovazione sostenibile.

Tanti i premi assegnanti nel corso della presentazione della Guida agli Extravergini, insieme alle menzioni speciali a coltivatori e aziende. Il premio speciale dedicato alla memoria di Diego Soracco, leader di Slow Food fin dalle origini, esperto di olio e per anni curatore della Guida stessa, è andato ad Antonella Titone dell’Azienda Agricola Titone di Locogrande (Trapani). Titone ha rinunciato alla carriera di farmacista per gestire l’azienda di famiglia, seguendo con cura la coltivazione, da oltre quarant’anni secondo i dettami del biologico, e gli aspetti produttivi, con attenzione all’innovazione, alla tecnologia e all’impatto ambientale.

Nell’edizione 2025 della Guida agli Extravergini sono presenti 823 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici (127 novità rispetto allo scorso anno), recensiti 1321 oli tra gli oltre 1600 assaggiati.

I riconoscimenti assegnati dalla Guida sono: la Chiocciola, assegnata alle aziende (47) che si distinguono per il modo in cui interpretano i valori produttivi (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia Slow Food; il Grande Olio (89),  attribuito agli extravergini che si sono distinti per pregi dal punto di vista organolettico e perché ben rispecchiano territorio e cultivar; il premio Grande Olio Slow (143) per le pratiche agronomiche sostenibili applicate.

La guida segnala anche le aziende agricole olivicole che offrono ristorazione e pernottamento.

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