Una bellissima iniziativa sta per arrivare ad Amatrice, Sport4Restart. Una settimana di divertimento e allegria per i bambini delle zone colpite dal sisma, dal 18 al 22 luglio.
L’evento sarà possibile grazie alla S.S. Lazio e Macron per il supporto tecnico, al Comune di Amatrice e ASD Amatrice per il supporto logistico, a Hurly per aver raccolto fondi tramite la vendita delle mascherine solidali, alla Leone XIII – Pagina ufficiale per aver fornito il materiale sportivo, al Gligliamania per aver donato le divise dei bambini, agli Ultras 1898 di Ascoli per aver organizzato una squadra di volontari, all’Associazione Immensamente Giulia e gli angeli delle macerie Onlus per aver organizzato i laboratori di arti marziali, allo IAD Bambiniancora per aver offerto il presidio sanitario, Lisciani Group e Il Mondo Che Vorrei – Centro Ricreativo per aver donato il materiale didattico e a tutti i volontari.
”Dopo mesi di grande dolore e preoccupazione, è per noi motivo di gioia e orgoglio sapere che nel giro di poche ore sono andati esauriti i posti dispobili per partecipare al campus gratuito che abbiamo organizzato ad Amatrice – scrive sui social Marta Ferrari, la responsabile delle relazioni esterne di SediciMedia.
“Ancora una volta abbiamo al nostro fianco tante Istituzioni e realtà Marchigiane e Lombarde. Un ringraziamento particolare va agli Ultras 1898 che saranno con noi ad Amatrice il 18 e il 19 luglio per regalare ai bambini delle zone colpite dal terremoto momenti di svago e divertimento. Il loro sostegno non è mai mancato in questi mesi così difficili per noi.
Arriviamo da un periodo in cui molti di noi hanno perso amici e parenti; in cui la paura di morire e le richieste di aiuto che arrivavano alla nostra realtà erano incessanti. Non dimenticheremo mai le notti a cercare le bombole di ossigeno per le persone che non trovavano posto in ospedale o i presidi protettivi da consegnare capillarmente a chi ce ne faceva richiesta.
C’è stato un momento in cui, ogni giorno, contavamo i posti in terapia intensiva che rimanevano e la paura di ammalarsi generava il panico sociale.
Ma non ci siamo arresi.” – spiega Marta Ferrari.
“È proprio vero che il bene genera bene e nel giro di poche settimane siamo riusciti a consegnare più di 40.000 mascherine a domicilio, 30.000 materiali protettivi ai medici e donato un congelatore medico all’ospedale Sacco di Milano.