“Siamo stati a Centobuchi per pulire la “Via del Lavoro”, quel tratto di zona industriale che va dal bar Rosy fino alla rotonda dopo la quale c’è un sentiero che collega al lungofiume del Tronto.
Ci siamo stati in 5 giornate differenti perché una sola non ci è bastata. Abbiamo fatto la differenziata per lanciare un messaggio di sensibilizzazione ancora più forte.”
Questo il messaggio lanciato dai giovani volontari dell’Associazione Questione Natura.
“Abbiamo raccolto rifiuti di ogni genere – spiegano i ragazzi –
– Lo storico menù della “Festa di Sant’Anna”.
– Cartelloni pubblicitari appartenenti a qualche attività.
– Una mega bandiera con base di ferro arrugginita del benzinaio, abbandonata in mezzo al verde, dentro alla quale avevano fatto una tana enorme le formiche.
– Una quantità infinita di guanti usa e getta (con il nome del benzinaio sopra).
– circa 40 bottiglie di plastica (alcune di vetro) contenenti urine.
– Un secchio di plastica lanciato in bilico a ridosso del torrente con dentro un’olio al 100% inquinante e dannoso per la salute.
– Plastica su plastica su plastica.
– Moltissime travi di ferro piene di chiodi sporgenti ed arrugginiti.
– Una marea di tubi d’acciaio.
– Insegne di diversi negozi.
– Diverse buste di plastica contenenti escrementi di animali, gettate dentro al pozzo.
– Una grondaia.
– Degli pneumatici.
– Una palma morta, tagliata per essere rimossa poi abbandonata lì.
– Cemento, troppo cemento sparso ovunque nelle aiuole.
– Mozziconi di sigaretta (sorvoliamo sul numero).
– 37 buste di rifiuti (35 delle quali differenziati in plastica e carta, 2 sacchi dell’indifferenziata).
– oltre 200 mascherine raccolte da terra in quel minuscolo tratto di strada, e adesso anche la via del lavoro è #MaskFree – non avevamo mai trovato così tante mascherine in un singolo tratto.”
“Noi eravamo in 5, ci siamo muniti di tanto entusiasmo e forza di volontà, e ce l’abbiamo messa tutta. Adesso la “Via del Lavoro” è tornata a splendere, pulita da tutti quei rifiuti che per anni la hanno sovrastata. Sarebbe bello se ognuno facesse il suo stavolta per mantenerla così. Grazie a Mirco Mattioli, Mattia Scipioni, Luca Pacente e Sergio Ciarrocchi per averci messo il cuore insieme a me, l’unione fa la forza, sempre.” conclude il presidente Roberto Cameli.