L’educazione ambientale arriva nelle scuole. Attraverso il progetto di Questione Natura “Ripuliamo la scuola e la città.”
Il racconto dei promotori dell’iniziativa suggerisce un muovo modo di intendere l’attenzione per i giovani, un insegnamento che passa attraverso l’esempio pratico.
“Ci siamo riuniti con i ragazzi del IIS “Mazzocchi-Umberto I” per il 3 appuntamento di “Educazione Ambientale”. La giornata è cominciata alle 9.00 quando ci siamo incontrati con i ragazzi delle prime nel cortile del plesso Mazzocchi e dopo una breve presentazione abbiamo cercato di far capire ai ragazzi perché siamo attivi sul territorio alla nostra giovane età. Dopo esserci conosciuti tutti un po’ meglio siamo passati dal teorico al concreto, partendo per un’azione di raccolta rifiuti nei pressi dell’istituto scolastico e poi per le vie della città fino ad arrivare all’antico frantoio di Ascoli Piceno. Dopo i primi passi incerti dove pochi raccoglievano e i più erano timidi le domande sono passate da “Perché devo raccogliere ciò che gli altri gettano” a “Perché le persone sono così maleducate?”, “Come mai ci sono tutti questi rifiuti in giro?”, e si faceva a gara per chi arrivava prima a raccogliere questo o quello, contento di vedere la propria città libera dai rifiuti di vario genere. A questo punto, contante le buste di rifiuti raccolti (17 in totale) ci siamo confrontati con i ragazzi sugli oggetti trovati durante la raccolta, spiegandogli ad esempio che le plastiche gettate nell’ambiente alla fine tornano nel nostro corpo, che le cicche impiegano circa 10 anni per decomporsi anche se è un attimo a gettarle terra o ancora che la scelta di un vestiario “usa e getta” (abbiamo trovato diversi capi di abbigliamento rotti gettati in giro) crea un’enorme quantità di rifiuti e ancora che utensili come le stoviglie, che abbiamo ritrovato in gran quantità, praticamente non si decompongono mai. A questo punto abbiamo dato ai ragazzi una mezz’ora di pausa dove abbiamo potuto girare per i vari gruppi e rompere le ultime barriere con loro, a questo punto l’uscita si è definitivamente trasformata in una gita di classe, e approfittando del momento di massima attenzione degli studenti insieme alla – bravissima – biologa marina Olga Annibale abbiamo introdotto il nuovo entusiasmante progetto che stiamo intraprendendo.