Continua ad aumentare l’età pensionabile per gli italiani. Il motivo è davvero inquietante e preoccupa la futura platea di beneficiari.
Quando si affronta il tema delle pensioni è sempre tanta la preoccupazione per gli italiani. È ormai chiaro che l’età pensionabile è destinata ad aumentare ulteriormente. Questa inevitabile evoluzione è stata anticipata dalla riforma Fornero, che ha stabilito la revisione regolare degli anni necessari per accedere alla prestazione. Tali aggiustamenti sono dettati non solo dall’allungamento dell’aspettativa di vita, ma anche dalla realtà demografica del Paese.
Nel prossimo futuro c’è il rischio concreto che il rapporto tra lavoratori attivi e pensionati si riduca drasticamente. È inevitabile accettare il fatto che l’età per accedere alla prestazione dovrà salire ancora, aprendo la possibilità che il raggiungimento della pensione possa essere posticipato fino ai 70 anni.
Naturalmente, questa prospettiva può essere mitigata da chi riesce a pianificare un risparmio tale da permettersi il ritiro anticipato rispetto agli attuali criteri. È importante, quindi, scoprire come si evolveranno le pensioni in Italia.
Pensioni, le previsioni per il futuro sono allarmanti: ecco le cause
L’aumento dell’età per lasciare il mondo del lavoro è un tema cruciale nel panorama delle politiche pubbliche, influenzato principalmente dalla crescente aspettativa di vita della popolazione. La legge Fornero del 2011, infatti, ha introdotto una revisione regolare dei requisiti per l’accesso alla pensione basata sull’andamento della speranza di vita oltre i 65 anni.
Questa misura mira a garantire la sostenibilità del sistema stesso, poiché un aumento della longevità implica un periodo più lungo in cui le pensioni devono essere pagate, aumentando di conseguenza il costo per lo Stato. Attualmente, l’età per accedere alla pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni. Allo stesso tempo, è previsto che ogni due anni, a partire dal 2019, essa venga aggiustata in base alle previsioni sull’aspettativa di vita.
Ciò significa che, se queste ultime continuano a migliorare come immaginato, l’età pensionabile potrebbe raggiungere i 70 anni tra il 2055 e il 2060. L’adattamento è essenziale per evitare uno squilibrio finanziario nel sistema pensionistico e per garantire che le prestazioni siano sostenibili nel lungo periodo. La pandemia di Covid-19 ha temporaneamente congelato l’aumento delle aspettative di vita nel 2025, evitando quindi un ulteriore incremento dell’età pensionabile per quell’anno.
Ma nel 2027, quando l’effetto della pandemia non sarà più considerato nei calcoli, è previsto un nuovo adeguamento. È importante sottolineare che questo si applica non solo alla pensione di vecchiaia, ma anche ad altre forme di pensionamento – come quella anticipata. L’incremento dell’età pensionabile introdotto dalla riforma Fornero, ad ogni modo, ha già comportato risparmi significativi per lo Stato.
Guardando avanti, si ipotizza che il sistema pensionistico possa tornare ad un rapporto più sostenibile, specialmente con l’adozione completa del sistema contributivo per il calcolo delle prestazioni attesa per il 2044. Ciò dovrebbe portare ad una riduzione della spesa pensionistica in rapporto al PIL, con previsioni che indicano un 13,9% nel 2070.