SAN BENEDETTO – “Chiusura della Pediatria: gli ascolani ci riprovano”: e’ il commento del dottor Nicola Baiocchi, presidente del Comitato salviamo il Madonna del Soccorso.
Ricoveri
AP
SBT
Dic 2020
18
16
Gen 2021
15
24
Feb 2021
20
16
Totale
Nati
AP
SBT
Dic 2020
34
49
Gen 2021
38
50
Feb 2021
41
42
Totale
113
Recupero infermieri
AP
SBT
Chiusura Ped.
12
6
Chiusura Neonat.
12
6
Chiusura Nido
Totale recupero
27
14
Questa mattina, secondo la stampa, – prosegue il presidente Baiocchi – il dottor Milani ha affermato che “accorpare le due Pediatrie di Ascoli e San Benedetto all’ospedale Mazzoni visto che entrambe contano pochissimi ricoverati”. Potete capire con quale criterio vergognosamente campanilistico vengono prese certe decisioni, – dice Baiocchi – identiche a quelle dello scorso anno con la chiusura dell’unico punto nascita delle Marche proprio a San Benedetto, In quel periodo non furono chiusi Senigallia, Urbino e Pesaro-Fano che erano nella situazione peggiore. Per far capire meglio la situazione. Questa mattina un quotidiano nazionale ha pubblicato questo articolo “Ambulanze bloccate per ore e pronto soccorso saturi: nelle Marche la nuova ondata spaventa. Ma l’allarme era stato lanciato settimane fa”. Ripetiamo: ma solo noi dobbiamo far fronte ai problemi di tutta la Regione chiudendo i nostri reparti mentre gli altri li lasciano aperti?
Quarto punto, più che gravissimo: adesso oltre alla chiusura della Pediatria viene bloccata l’attività chirurgica perché “previsto dal PEIMAF”, lo stesso documento del marzo 2020, non firmato, non condiviso, non accettato dai sanitari del Madonna del Soccorso. Un anno fa vennero qui, da Ancona, la dottoressa Storti insieme al dottor Appignanesi i quali, dopo aver ascoltato le lamentele dei sanitari della Riviera, dissero di riformulare il PEIMAF in modo corretto. Fu loro risposto che non era possibile perché mancava la persona che lo aveva redatto, in malattia. Dopo un anno la stessa persona adesso avrebbe affermato che queste decisioni sono perse in accordo con il PEIMAF senza averlo modificato.
Che dire: la politica di ogni colore sembra pienamente d’accordo con queste decisioni. Nessuno parla, molti si girano dall’altra parte mentre qualcuno vuole tenacemente mantenere tutto com’è: vecchi pa-droni e nuovi padroni, uniti per arrivare alla meta comune. Eliminare definitivamente il Madonna del Soccorso, alla faccia delle promesse pre-elettorali di destra e sinistra, gloriosamente insieme, qui nel Piceno, a giocare a dama con la nostra sanità e la salute dei cittadini della costa. Quale dignità viene riconosciuta a questa citta’?”, e’ la conclusione.