Le tinture per capelli sono spesso composte da sostanze chimiche irritanti e tossiche. Ma sono legate alla comparsa del cancro?
Le tinte chimiche permanenti (ossidative) rappresentano l’80% delle tinture per capelli disponibili in commercio in Europa. Grazie al perossido di idrogeno, la melanina naturale della chioma viene distrutta, poi sostituita da coloranti chimici. Altri componenti delle tinture per capelli, che fungono da base per la produzione dei pigmenti, sono classificati come probabili cancerogeni per l’uomo (gruppo 2B) sulla base dei test sugli animali.
Uno studio in merito è iniziato nel 1976 e ha coinvolto persone in età compresa tra i 30 e i 55 anni, che hanno accettato di rispondere ai questionari inviati ogni due o quattro anni riguardo al loro uso di tinture per capelli fino al 2017. Si tratta di 36 anni di dati in totale. Da questi, gli scienziati hanno definito due categorie: gli utenti, che hanno applicato una colorazione almeno una volta (indipendentemente da altri parametri come la frequenza), e i non utilizzatori. Anche il colore dei capelli è stato usato come criterio di classificazione.
I volontari che hanno deciso di partecipare al questionari proposto dal chirurgo della mammella Kefah Mokbel hanno fornito informazioni sulla comparsa di tumori confermati da una diagnosi medica. Le donne che usano tinture per capelli corrono un rischio maggiore di sviluppare il cancro dei tessuti (sarcomi e carcinomi) rispetto ai non utenti. Si parla di un’incidenza del 19% tra le due categorie. Anche la mortalità associata ai tumori aumenta. Ciò che incide sull’eventuale comparsa è, inoltre, la frequenza con la quale si usano questi prodotti.
Gli studi dimostrano che l’utilizzo della tintura per capelli almeno una volta al mese incrementa l’insorgenza di cancro al seno, così come alle ovaie. È anche vero che il periodo in cui sono stati condotti gli studi da parte del dottor Mokbel (1980-2017) è un arco temporale durante il quale la composizione delle tinte è cambiata notevolmente. In realtà, inoltre, la correlazione tra l’uso di tinture per capelli e l’incidenza di tumore al seno era già stata sollevata dalla Sanna Heikkinen, del registro tumori finlandese. Che, in seguito ad un’indagine, aveva notato la relazione statistica tra i due fattori.
Anche negli Stati Uniti è stato condotto uno studio dal National Institutes of Health, che ha coinvolto circa 50.000 donne con lo scopo di individuare il rischio di sviluppare un cancro al seno in coloro che hanno avuto una sorella malata. La popolazione interessata, dunque, era già esposta a questa possibilità. Lo studio ha evidenziato un aumento del rischio relativo al cancro al seno pari al 7% in più rispetto a chi non si tingeva i capelli.