Forse non tutti sanno che le reliquie di San Valentino sono nelle Marche, custodite nella chiesa di una famosa località turistica.
Mancano pochi giorni alla festività di San Valentino, 14 febbraio, giorno in cui si festeggiano gli innamorati ma in cui si celebra anche il santo della Chiesa cattolica. Ogni anno, accanto alle iniziative dedicate agli innamorati, viene raccontata la storia del santo.
Valentino è stato un vescovo e martire cristiano, era originario di Terni ed è vissuto nel terzo secolo dopo Cristo. Non si conosce la data della sua nascita ma solo quella della sua morte, avvenuta il 14 febbraio dell’anno 273 a Roma, a seguito di un martirio compiuto nell’ambito di persecuzioni anticristiane.
Dopo l’uccisione, Valentino sarebbe stato portato di nascosto a Terni dai suoi discepoli per essere sepolto nella sua città natale. La storia del vescovo Valentino di Terni non è ben conosciuta ed è piena di elementi leggendari, più un’agiografia, come accade di solito per i santi. La canonizzazione di Valentino avvenne poco dopo la sua morte, mentre la sua festa liturgica, come protettore degli innamorati, fu istituita nel 496 da Papa Gelasio I, per sostituire la festività pagana dei Lupercalia.
Poiché la storia di San Valentino ha molti punti non conosciuti o poco chiari, soprattutto riguardo alla sua morte e sepoltura, negli anni diverse località hanno italiane hanno affermato di avere le reliquie del santo. Se il corpo di San Valentino è custodito all’interno della basilica di Terni, a lui dedicata, altre reliquie del santo si troverebbero in altre città d’Italia. Molti conoscono la reliquia di San Valentino conservata in una teca della chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Roma. La teca custodisce un teschio, attribuito proprio a San Valentino. Forse, però, non tutti sanno che le reliquie di San Valentino sono anche nelle Marche e nello specifico nella città di Senigallia, sulla costa adriatica. Senigallia oggi è una rinomata città turistica ma un tempo era una importante cittadina dello Stato Pontificio, qui infatti è nato Papa Pio IX. E proprio il legame speciale con la Chiesa di Roma avrebbe favorito il trasferimento delle reliquie di San Valentino da Roma a Senigallia.
Le reliquie attribuite al Santo sono conservate all’interno di un’urna collocata sotto l’altare maggiore della chiesa della Madonna del Carmine, situata nel centro storico di Senigallia. La chiesa fu costruita nel 1615 e nel 1638 fu consacrata a Santa Maria e a San Biagio martire. Poi, nel 1739 fu ricostruita per ampliarla e fu nuovamente consacrata nel 1745, dedicandola alla Madonna del Carmine. La chiesa ha una sola navata ed è in stile settecentesco.
Nel 1807, le reliquie di San Valentino, estratte dalle catacombe di Santa Priscilla in Roma, furono portate a Senigallia. Durante il Pontificato di Pio IX (1846-1878), il Vicario di Roma le donò al cardinale Domenico Lucciardi, che a sua volta le donò alla chiesa del Carmine, il 19 febbraio 1853. Tutto documentato dalla diocesi locale.
Insomma, Senigallia potrebbe avere pieno titolo per affermare che le vere spoglie del Santo protettore degli innamorati sono nella sua città. Una buona occasione per visitare Senigallia a San Valentino.