Durissimo il referto da parte degli ispettori di campo al termine della gara di Lega Pro tra Ravenna e Ascoli disputata in Emila Romagna domenica scorsa
I prolungati cori razzisti da parte dei tanti tifosi ascolani presenti rivolti ai calciatori del Ravenna al termine della partita vinta al Benelli, dai giallorossi contro l’Ascoli, rischiano di far chiudere l’intera curva dello stadio Del Duca per le prossime gare casalinghe. Il settore più caldo della tifoseria bianconera era già stato punito a fine settembre con pena sospesa, adesso il giudice sportivo potrebbe prendere una decisione che porterebbe alla chiusura dell’intera Curva Nord dello stadio di Ascoli.
L’Ascoli Calcio 1898 FC testa una delle squadre storiche italiane, una società con una lunga militanza nella massima serie soprattutto la gestione del vulcanico presidente Costantino Rozzi e con Carlo Mazzone sulla panchina dei bianconeri. Gli anni 200 non sono stai però per nulla facile per il club marchigiano alle prese con tanti problemi societari che le hanno impedito di riconquistare la serie A. Anzi proprio al termine della stagione 2023-2024 il club retrocede in Serie C, dopo nove campionati di fila passati in seconda serie. Nel giugno 2025 la società viene rilevata dall’imprenditore romano Bernardino Passeri che diventa il nuovo amministratore unico del club bianconero.
Non bastava la sconfitta maturata sul campo nei minuti finali di un match fondamentale, che poteva dare un segnale molto importante nella corsa alla promozione per un pronto ritorno in Serie B, che ieri è arrivata anche la mannaia del Giudice Sportivo della Lega Pro, Stefano Palazzi, che è pronto a chiudere il settore della tifoseria più caldo dello Stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli.
Il referto degli ispettori di campo infatti è abbastanza chiaro e ora si attende soltanto la decisione finale che però potrebbe slittare di qualche giorno e non arrivare così in tempo per l’anticipo previsto per domani in casa contro il Gubbio. I vertici societari si sono subito mossi nelle sedi opportune per tutelare l’immagine del club e della tifoseria secondo loro ingiustamente finite nel mirino, soprattutto dopo che la squadra allenata da Tomei continua a far registrare prestazioni e risultati esaltanti che hanno risvegliato la passione della piazza tornata a sognare la promozione tra i cadetti.
Tutto è accaduto al termine della partita quando, mentre i tifosi locali avevano già abbandonato lo stadio, la tifoseria bianconera era ancora presente all’interno dell’impianto secondo le normali procedure di sicurezza. Secondo quanto accertato dagli ispettori della Procura Federale, un gruppo di tifosi dell’Ascoli avrebbe intonato cori offensivi e di matrice razzista nei confronti di alcuni giocatori del Ravenna, tra cui l’ex giocatore della Roma Stefano Okaka, autore peraltro del gol partita, Zakaria e Zagre, tutti impegnati in un leggero allenamento post-partita.
Nel dispositivo, il giudice sportivo Palazzi scrive: “Con riferimento alle risultanze della relazione redatta dai componenti della Procura Federale relativa alla gara in oggetto, riservato ogni provvedimento in ordine ai comportamenti tenuti dai tifosi della società Ascoli in violazione della norma di cui all’art. 28 C.G.S, invita la Procura Federale a effettuare, nel più breve tempo possibile, accertamenti in ordine alla individuazione del Settore o dei Settori occupati nelle gare casalinghe dai tifosi dell’Ascoli presenti alla gara in oggetto e posizionati nel settore ospiti”. Per questo motivo quindi l’Ascoli rischia la chiusura di un settore del proprio stadio per una o più giornate, la sentenza non riuscirà ad arrivare in tempo per la gara di domani sera contro il Gubbio, il provvedimento potrebbe però scattare per la successiva gara casalinga del 23 novembre prossimo contro l’Arezzo.