La situazione del centro storico di Ascoli Piceno continua a generare tensione e malumori non soltanto tra residenti e commercianti, ma anche tra le opposte fazioni politiche
Il sindaco Fioravanti proprio nei giorni scorsi ha illustrato, nel classico incontro di fine anno con la stampa, tutte le prossime iniziative comunali per rendere ancora più vivibile la città. Infatti, con l’avvicinarsi del periodo natalizio emerge sempre più prepotente il caos che regna nel centro storico della città delle cento torri, con disagi continui segnalati dai residente e dagli stessi commercianti della zona. E le opposizioni insorgono.

Non può essere considerato un risultato lusinghiero quanto sorprendente quello fatto registrare da Ascoli Piceno che posiziona, nell’annuale classifica della qualità della vita stilata da “Il Sole 24 ore”, la città delle Marche al posto numero 10 della graduatoria, che sale così di ben 17 posizioni rispetto a quella stilata nello scorso anno. Ascoli è risultata prima in assoluto in uno degli indicatori presi in considerazione, quello di Giustizia e Sicurezza.
I problemi del centro storico
Nonostante l’annuale classifica de Il Sole 24 Ore, che per misura i livelli di benessere nei territori italiani, in particolare delle città del nostro Paese, abbia inserito Ascoli Piceno nella Top ten italiana, nella città delle cento torri restano comunque alcune criticità che puntualmente creano disagi a cittadini e residenti. Una su tutte è la situazione del centro storico alle prese con cantieri aperti ovunque, parcheggi per residenti praticamente scomparsi e nuovi varchi elettronici introdotti senza una reale pianificazione dei parcheggi esterni e dei collegamenti con le navette.

Una situazione che ha creato anche un polverone politico tra la maggioranza e l’opposizione, soprattutto dopo le parole rilasciate dal primo cittadino nella consueta conferenza stampa con i giornalisti di fine anno dei giorni scorsi. Il sindaco Fioravanti infatti, proprio sulla problematica della sosta a pagamento aveva specificato che il Comune di Ascoli punta a riacquistare la gestione della sosta, aggiungendo che “il riscatto comporta un costo intorno ai 5 milioni di euro che va giustificato da un piano economico. La volontà del comune” ha concluso Fioravanti, “è quella di avere flessibilità sulla gestione della sosta, aumentare i ricavi del comune e avere la possibilità di poter rimodulare i parcheggi blu da una parte all’altra in base alle esigenze della città”.
L’opposizione all’attacco
Sui social però, vero termometro del pensiero della gente e dei residenti, molti cittadini descrivono una città precipitata nel caos, dove cantieri senza regole, varchi e dissuasori impediscono l’accesso al centro e parcheggiare è diventato un vero e proprio miraggio con i commercianti sul piede di guerra per le difficoltà della clientela a entrare nei loro esercizi commerciali. Considerazioni ribadite dal consigliere comunale Gregorio Cappelli, che denuncia come negli ultimi mesi sono andati persi decine di posti auto destinati ai residenti, sostituiti da stalli a pagamento o lasciati inutilizzabili a causa di lavori che procedono a rilento.

Una gestione percepita come disordinata, che alimenta frustrazione tra chi abita e lavora nel centro storico. L’esponente di Ascoli Bene Comune sottolinea come “l’introduzione di ulteriori varchi e restrizioni al traffico, prima di aver risolto i nodi strutturali della sosta e dei collegamenti con le navette, rischi di svuotare progressivamente il cuore della città”. Senza contare poi la mancanza di spazi verdi, cantieri infiniti, la richiesta di migliorare l’illuminazione nelle vie più importanti del centro storico, la raccolta indifferenziata sempre più a rilento e la mancanza di eventi culturali che possano dare soluzione diverse ai residenti.





